Le meditazioni di don Divo Barsotti II
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LA LUCE INIZIALE
Che cosa è questa luce nella quale noi entriamo in comunione con Lui? E’ la luce di una fede che ci fa entrare nel mistero divino, in tal modo che il mistero divino non rimane più estraneo alla vita interiore di noi cristiani.
Viviamo e respiriamo nel mondo divino, viviamo alla presenza di Dio. Hanno un senso queste parole? Se hanno un senso vuol dire che la nostra fede non è la fede di quelli che si dicono atei e nemmeno quella dei religiosi dell’India o tanto meno dei buddhisti.
Abbiamo una fede che ci fa penetrare nel mondo di Dio e ci dà un’esperienza che non dipende da una conclusione logica e nemmeno dalla visione degli occhi. Se vediamo e conosciamo, tuttavia questa conoscenza e questa visione trascendono il modo naturale di vedere e di conoscere.
Stamani il mio medico mi riferiva che per sant’Agostino, una qualunque vecchietta dei suoi tempi, era molto più sapiente di Platone.
Questo, non certo sul piano della natura, per cui la vecchietta non sapeva fare nemmeno i conti, ma in relazione a quella luce che è superiore alla conoscenza razionale, quella luce che è superiore alla pura visione oculare; in relazione a tale luce, la vecchietta era molto superiore a Platone.
Infatti Platone credeva ad un dio impersonale, come all’idea ultima che assumeva tutte le idee, il Bene. Platone forse arrivava ad un certo monoteismo, ma mai personale e, invece, quella vecchietta parlava a Dio tranquillamente!
Don Divo Barsotti
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