Liturgia del Giovedì Santo
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Giovedì Santo – Messa in Coena Domini
Liturgia Cerimoniale
I Ministri Sacri indossano le vesti liturgiche Bianche
Il Tabernacolo deve essere vuoto e pertanto si dovranno consacrare ostie sufficienti per la messa del giorno e per le comunioni del Venerdì Santo)
- Si prepara la processione secondo lo schema: Precede il turiferario con il turibolo fumigante
- Segue il crocifero accompagnato da due ministri con i candelabri accesi.
- Seguono i ministranti.
- Dietro, si pone il Diacono della Parola, con l’Evangeliario un po’ elevato.
- Infine, il Parroco Celebrante accompagnato da due Diaconi.
- Mentre la Schola cantorum intona il canto d’ingresso, la processione avanza percorrendo tutta la Chiesa.
- Giunti all’altare, il crocifero sistema la croce presso l’altare ( in modo che sia la croce dell’altare) mentre i due ministranti (“accoliti”) pongono i candelabri ai lati dell’altare. In turiferario resta ai piedi dell’altare, con turibolo e navicella in mano.
- Tutti i ministranti e l’accolito, a due a due, fanno un profondo inchino all’altare e vanno al posto loro assegnato.
- Il Diacono che porta l’Evangeliario lo depone sulla mensa, poi scende.
- Il Parroco e i tre Diaconi salgono all’altare (davanti) e lo baciano devotamente. Mentre il Diacono della Mensa e quello del Libro vanno alla sede (rimanendo in piedi, come tutti), il Parroco e il Diacono della Parola scendono dall’altare e il turiferario si avvicina porgendo la navicella al Diacono che la apre e la presenta al Parroco/celebrante perché metta l’incenso nel turibolo. Il Diacono, quindi, restituisce la navicella al turiferario e si fa dare il turibolo che offre al Celebrante che provvederà a incensare l’altare e la croce. Fatto ciò, vanno alla sede.
- Il Celebrante p pronuncia l’antifona d’ingresso:Cf Gal 6,14
Di null’altro mai ci glorieremo
se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore:
egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. - Atto penitenziale
- Mentre il Celebrante intona il GLORIA, seguito dalla Schola cantorum, si suonano le campane (che non si suoneranno più, fino alla mezzanotte della veglia di pasqua).
- Il Celebrante recita l’ORAZIONE di COLLETTA
- O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio …
- Si dà inizio alle Letture.
- Il turiferario si accosta al Celebrante e al Diacono della Parola e porge la navicella al Diacono che la apre e la presenta al Sacerdote perché questi metta l’incenso nel turibolo che il turiferario ha alzato, e benedica. Quindi, il Diacono chiede e riceve la Benedizione “Dominus in Corde tuo…”. Il Diacono ri reca all’altare, prende l’evangeliario, lo alza e accompagnato dai due ministri con i candelabri e dal turiferario, va all’ambone. Qui incensa l’Evangeliario e proclama il Vangelo. Al termine, ritorna all’altare e depone l’evangeliario, aperto, sulla mensa.
Quindi ritorna alla sede.
- Segue l’Omelia. (Il Celebrante spiega ai fedeli il significato dei Misteri che si celebrano in questa Messa: Istituzione dell’Eucaristia; Istituzione del Sacerdozio ministeriale; Comandamento dell’amore fraterno).
- Si procede con la Lavanda dei Piedi (i prescelti vengono accompagnati dai ministranti agli scanni già preparati. I Celebrante, deposta la casula, solo con la Stola, indossa un grembiule e, aiutato da due ministranti, lava i piedi e li asciuga. Al termine, riprende la casula, mentre la bacinella viene portata via. Durante questo rito, SI CANTANO alcune antifone).
- Dopo la lavanda dei piedi, due ministranti si avvicinano al celebrante, con un catino pieno d’acqua e un asciugamano ed egli si lava.
- Un Diacono guida il popolo nella Preghiera dei fedeli
- SI OMETTE IL CREDO
- Ha inizio la Liturgia Eucaristica.
- Mentre si presentano le offerte al Celebrante, Alcuni fedeli, in processione, portano all’altare i doni per i poveri. (Si esegue un CANTO).
- Il Diacono della mensa, aiutato dall’Accolito, prepara la sacra mensa.
- Orazione sulle Offerte: Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri, perché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del Signore, si compia l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
- Si porta l’incenso,come da prassi e il Celebrante, dopo averlo benedetto, provvede ad incensare le offerte e l’altare, accompagnato dal Diacono della mensa che, successivamente, ricevuto il turibolo, provvede ad incensare il Sacerdote e poi il popolo. Quindi, consegna il turibolo al turiferario e si pone alla destra del Celebrante, per assisterlo.
- Il Celebrante recita il Prefazio proprio della SS. Eucaristia I .
- Santo, Santo, Santo…
- Mistero della fede: il popolo risponde: Ogni volta che mangiamo di questo Pane e beviamo di questo Calice, annunciamo la tua morte Signore, nell’attesa della tua venuta.
- Scambio della pace: Il Celebrante scambia il segno di pace con i Diaconi e questi ai Ministri che, a loro volta, portano la pace al popolo.
- Si porta la Pisside sull’altare.
- Il Celebrante può recitare l’Antifona alla Comunione: «Questo è il mio corpo, che è per voi;questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue» , dice il Signore.«Fate questo ogni volta che ne prendete in memoria di me»). Si esegue un canto adatto
- Il Celebrante, aiutato dai Diaconi Distribuisce L’Eucaristia (2 Specie).
- Orazione dopo la Comunione: Padre onnipotente, che nella vita terrena ci hai nutriti alla Cena del tuo Figlio, accoglici come tuoi commensali al banchetto glorioso del cielo. Per Cristo nostro Signore.
- Dopo la Comunione, la Pisside ricoperta dal Conopeo, deposta al centro dell’altare, viene incensata, quindi il Celebrante dice l’Orazione dopo la Comunione.
- Reposizione del SS. Sacramento. In processione, con l’”ombrello”. (Si eseguono Canti adatti). Giunti all’Altare della Reposizione, Un Diacono riceve la pisside e la pone nel Tabernacolo.
- Stando in ginocchio, il Celebrante incensa il SS. Sacramento, mentre si canta il Tantum ergo. Quindi, Poi si chiude il Tabernacolo e si rimane qualche minuto in adorazione silenziosa . Successivamente, Celebrante e Diaconi si genuflettono. Quindi, sempre in processione, si fa ritorno in sagrestia e il corteo si scioglie, senza inchino e senza nulla dire.
- Tutte le croci presenti in chiesa vengano tolte. Quelle che non possono essere tolte siano velate.
- I fedeli rimangano in adorazione davanti all’Altare della Reposizione per un tempo congruo.(Sarebbe bene organizzare un rito di adorazione, con letture, meditazioni, canti).
Don Manlio
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