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I Testimoni di Geova – Lezione 129

29 Dicembre 2014 | Filed under: Testimoni di Geova
     

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inferno

CHE COSA E’ L’INFERNO?

ERRORI E VERITA’

 

In questa Terza Parte prenderemo brevemente in esame ciò che sull’inferno hanno scritto i tdG in due loro recenti pubblicazioni. Dividiamo la trattazione in due serie e riportiamo prima l’errore e subito dopo la verità biblica.

Prima serie

1 – L’errore:

“A MILIONI di persone è stato insegnato dalle rispettive religioni che c’è un luogo di eterno tormento chiamato “inferno”. Vi andranno i cattivi. Secondo l’Encyclopaedia Britannica “la Chiesa Cattolica Romana insegna che l’inferno (…) esiste per sempre; le sue pene non avranno fine”. Questo insegnamento cattolico, prosegue l’enciclopedia, “è ancora mantenuto da molti gruppi protestanti conservatori”. Anche gli indù, i buddisti e i musulmani insegnano che l’inferno è un luogo di tormento. Non sorprende che spesso le persone a cui è stato insegnato questo dicano che, se l’inferno è davvero così brutto, preferiscono non parlarne” (p. 81).

La verità:

a) Non è esatto, anzi è errato, dire che la Chiesa Cattolica insegna che l’inferno sia un luogo come fanno gli indù, i buddisti, i musulmani. Ancora più inesatto ed erroneo è l’equiparare l’insegnamento della Chiesa Cattolica a quello degli indù ecc. (…). L’affermazione o insinuazione geovista va qualificata come denigratoria. Fa parte del loro metodo abituale, calunnioso e menzognero.

b) Se alcune persone preferiscono non parlare dell’inferno o negarne l’esistenza, mostrano di non conoscere o di non voler conoscere la Bibbia. Tra questi vanno annoverati i tdG.

Da parte sua la Chiesa Cattolica e tutti i veri cristiani non hanno paura di parlare dell’inferno, con piena fedeltà, alla Bibbia, anche se ad alcuni non piace ricordare questa terribile verità. Ne ha parlato Papa Montini nella Solenne Professione di Fede, il 30 giugno 1968, ricordando che :

“Andranno alla vita eterna coloro che hanno risposto all’amore e alla misericordia di Dio, e andranno nel fuoco inestinguibile coloro che fino all’ultimo vi hanno opposto il loro rifiuto”.

 

2 – L’errore:

Questo, suscita una domanda: l’Iddio Onnipotente ha creato un simile luogo di  tormento? Cosa pensò Dio quando gli israeliti, imitando i popoli circonvicini, cominciarono a bruciare i loro figli nel fuoco? Nella sua Parola egli spiega: “Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, che è nella valle del figlio di Innòm, per bruciare i loro figli e le loro figlie nel fuoco, cosa che io non avevo comandata e che non mi era mai salita al cuore” – Geremia 7: 31” (p. 81).

La verità:

a) Si tratta, come in tantissimi altri casi, d’una grossolana manipolazione della Parola di Dio, a danno sempre degli ignoranti. In effetti, nel testo citato di Geremia 7, 31, Dio condanna la nefasta pratica di bruciare creature innocenti in culti idolatrici. Questo abominio Dio non aveva mai condannato e mai gli era salito al cuore.

Ma sappiamo bene dalla Bibbia, che l’Iddio Onnipotente bruciò col fuoco gli abitanti di Sodoma e Gomorra perché colpevoli di gravi delitti (cf. Genesi 19, 23-24; Salmi 11, 6; 97, 3; Isaia 33, 14; Ezechiele 10, 2 ecc.).

b) Mentre i tdG ignorano o fingono di ignorare questi, e tanti altri testi biblici, hanno scritto: “La cristianità sta, per finire col fuoco. Se amate la vita, evitate la distruzione col fuoco che sta per abbattersi sui suoi sostenitori che fanno ‘cordoglio’ su di lei”. Come mai è salita al cuore di Geova l’idea di arrostire col fuoco cinque miliardi di creature umane solo perché non appartengono alla setta geovista?

3 – L’errore:

“Riflettete: se a Dio l’idea di arrostire qualcuno nel fuoco non era mai venuta in mente, vi sembra ragionevole che abbia creato un inferno di fuoco per quelli che non lo servono? La Bibbia dice che “Dio è Amore” (1 Giovanni 4. 8). Un Dio di amore tormenterebbe qualcuno in eterno? Voi lo  fareste? Sapendo che Dio è amore, dovremmo volerci  rivolgere alla sua Parola per vedere se esiste davvero l’inferno” come luogo di eterno tormento” (pp. 81-82).

La verità:

a) Riflettete: chi mai ha detto che l’inferno consiste nell’idea o volontà determinata di Dio di arrostire qualcuno nel fuoco? Questo la Bibbia non lo dice e tanto meno lo dicono coloro che leggono e capiscono la Bibbia con intelligenza ed amore alla scuola dell’unico Maestro Gesù Cristo, non de La Torre di Guardia.

Certamente Dio è Amore ed ha fatto e fa di tutto per dare a tutti gli uomini la vita eterna nel suo Regno. Ma se l’uomo usa male la sua libertà e si ostina nel rifiuto di Dio, è lui, l’uomo, che si crea il suo inferno.

b) A questo punto i tdG interpellano il lettore – ossia l’uomo – con le patetiche parole: “Voi lo fareste?” (il corsivo è loro). Riflettete: i tdG si vantano di seguire sempre la Bibbia come unica norma di verità, ma in questo caso mettono da parte la Bibbia e preferiscono il sottile ragionatore di questo mondo (cf. 1 Corinzi 1, 20). Hanno dimenticato la Parola di Dio che dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri” (Isaia 55, 8).

Quando perciò subito dopo aggiungono: “Dovremmo volerci rivolgere alla Parola di Dio per vedere se esiste davvero I”‘inferno””, rivelano il loro abituale doppio gioco. Se infatti dobbiamo volerci rivolgere alla Parola di Dio, che senso ha il voler sapere che cosa pensa l’uomo? Non è questa un’offesa alla Parola di Dio?

I tdG rimproverano gli altri “di fare filosofia”, quando gli altri, Bibbia alla mano, mettono a nudo i loro grossolani errori contro la Bibbia. Essi però non si fanno scrupolo di ricorrere al pensiero umano, “di fare cioè filosofia”, pur di oscurare le verità bibliche.

Sceol e Ades

4 – L’errore:

“Per indicare il luogo in cui vanno gli uomini quando muoiono, la Bibbia usa nelle Scritture Ebraiche la parola “Sceol” e nelle Scritture Greche “Ades”. Che queste parole indichino la stessa cosa è evidente da un confronto fra Salmo 16: 10 e Atti 2: 31. Notate che, citando Salmo 16: 10, dove compare “Sceol”, Atti 2: 31 usa “Ades” (“inferno”, Edizioni Paoline (EP). Alcuni dicono che Ades sia un luogo di eterno tormento. Ma si noti che Gesù andò nell’Ades. Dobbiamo pensare che Dio tormentasse Cristo in un “inferno” di fuoco? No di certo! Quando morì, Gesù andò semplicemente nella tomba” (p. 82).

La verità:

a) Abbiamo spiegato nella Prima Parte quali siano i significati sia di Sceol sia di Ades. Preghiamo il lettore che cerca sinceramente la verità di tenere presenti quelle nozioni e di accertarsi sulla loro accuratezza con l’aiuto di dizionari biblici e di altri scritti di autori seri e competenti. “Accertatevi dì ogni cosa!” (1 Tessalonicesi 5, 21).

Alla luce di quelle spiegazioni il lettore onesto e sincero capirà subito quanto sia equivoca l’affermazione geovista: “Alcuni dicono che l’Ades sia un luogo di tormento eterno”.

Chi sono questi alcuni? E’ un linguaggio molto generico che piace tanto ai tdG perché si presta facilmente alla menzogna e alla calunnia.

La verità è che Sceol e Ades non indicano un luogo di eterno tormento. Solo in un caso, ossia in Luca (16, 23), Ades equivale alla condizione di chi dopo la morte è separato da Dio.

b) A sostegno della loro insinuazione i tdG citano una Bibbia edita dalle EP (Edizioni Paoline). il lettore ha il diritto di domandare: Qual’è questa Bibbia? Infatti le EP hanno pubblicato più di una traduzione della Bibbia e non sempre Atti 2, 31 è reso con la parola “inferno”.

La verità è che quando alcune Bibbie, a cominciare dalla Volgata, rendono Atti 2, 31 con la parola “inferno” o “infernus”, non danno ad essa il significato di “inferno come stato (non luogo) di tormento”.

Perciò deve dirsi assurda e ridicola la domanda geovista: “Dobbiamo pensare che Dio tormentasse Cristo in un inferno di fuoco?”.

Il paragrafo seguente farà capire meglio le cose.

 

Padre Nicola Tornese s.j.


     

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