Educarsi per educare – Belli e ribelli
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Ho ricevuto dalla mia famiglia tutto quello di cui avevo bisogno: la scuola, la macchina, tante cose.,, ma per mia fortuna sin da quando ero adolescente ho sentito che non mi bastavano solo le cose. Sentivo che c’era qualcosa di più profondo e vero da vivere, però non sapevo dove cercare e trovare. Oggi ho scoperto che quello era Gesù.
Nell’adolescenza ho smesso di andare in Chiesa, pensando che la vita di fede fosse una perdita di tempo e che non potesse darmi la gioia. Ho cercato così di riempire quel vuoto con tante cose sbagliate. Sono arrivata al punto di pensare che Dio non esistesse, che non c’entrasse con la mia vita, e quella è stata la disperazione. Ho cercato di togliermi la vita e in quel momento ho capito che non potevo più andare avanti così.
Mia madre mi ha proposto la Comunità Cenacolo, Non ho avuto subito il coraggio di lasciare tutto e di entrare perché avevo ancora troppe sicurezze: amici, un po’ di soldi da parte e tante paure. Dopo un anno, andando a Medjugorje, la Madonna mi ha ripreso e mi ha portato al Cenacolo.
Lì mi ha toccato la gratuità dei gesti d’amore: vedere che c’erano delle persone che non venivano pagate, che non chiedevano soldi alla mia famiglia e che spendevano del tempo per me gratuitamente mi ha dato tanta, tanta fiducia. Mi ha aiutato a riaprire il cuore a Dio e pian piano ho riscoperto di essere amata da Lui.
Chiara
Fin da bambino ricordo che per qualsiasi cosa bastava battere i piedi e la ottenevo. Passato l’interesse per quella cosa spostavo l’attenzione su qualcos’altro e la storia si ripeteva. I miei genitori “lavoravano per me”, per non farmi mancare niente, per farmi studiare, escludendo quello che dovrebbe essere alla base di ogni famiglia vera: il dialogo e le attenzioni reciproche.
Così, crescendo, più avevo e più volevo fino a non accontentarmi più di niente e a ricercare quel di più nella droga. In Comunità mi sono riconosciuto viziato e ho dovuto imparare ad “accontentarmi” delle cose semplici, scoprendo che la gioia sta proprio lì.
Il miracolo più grosso avvenuto nella mia famiglia è che, grazie al cammino comunitario, anche loro si sono accorti che il loro amarmi era vero, genuino, ma privo di attenzioni, basato solo sulle cose materiali. In questi anni di cammino Gesù è passato nella nostra storia e abbiamo avuto modo di riconciliarci.
Ho vissuto dei momenti di vero perdono e guarigione. Senza l’aiuto di Dio i miei genitori non avrebbero mai compreso tutte queste cose e soprattutto non avremmo mai potuto riavvicinarci così.
Andrea
Comunità Cenacolo
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