Mese di Maggio – Sedicesimo giorno
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LA STRADA DEL CIELO – Ci sono due strade per arrivare in paradiso: quella dell’innocenza e quella della penitenza. All’innocenza abbiamo rinunciato quando forse non l’apprezzavamo ancora per quel che vale. L’abbiamo persa senza rimpianti, senza dolore, forse spingendo altri a perderla. E l’abbiamo persa senza rimedio.
Tuttavia, possiamo e dobbiamo fare almeno penitenza. Quando chiediamo perdono, quando in qualche modo ci confessiamo, speriamo e facciamo penitenze faeili e brevi; insopportabile ci sembra una penitenza imposta. Penitenze spontanee non ne facciamo mai. Alla mortificazione dei sensi, al digiuno vero, alla preghiera intensa, preferiamo cose più comode e sbrigative, come l’espressione di vaghi sentimenti. Eppure ci si può salvare solo per due strade: per quella dell’innocenza o per quella della penitenza. Per quella dell’innocenza non possiamo, per quella della penitenza non vogliamo. In pratica, non ci preoccupiamo troppo del nostro futuro.
Allora decidiamoci: se in passato non abbiamo fatto penitenza, cominciamo ora. Mettiamoci sulla buona strada, finché c’è tempo. Può darsi che ce ne resti poco, ma con quel poco di vita e di penitenza, possiamo conquistarci la vita eterna. Perché non farlo?
La chiesa chiama la Madonna «porta del ciclo» perché da lei ci è venuto Gesù, che con la sua vita, passione e morte ci ha ridato il paradiso perduto. La Madonna guida gli innocenti e li aiuta a difendere il loro tesoro. Aiuta i peccatori perché si convertano e ottengano il perdono e poi si tengano lontani dal male.
Guida i penitenti, aiutandoli a vincere gli ostacoli e le difficoltà spirituali, e ottenendo loro la forza della perseveranza nel bene appena cominciato. Felice chi è guardato da Maria con occhi di misericordia e protetto dalla sua mano, dice san Bernardo, perché non si perderà. Affidiamoci ad una madre così premurosa, a una signora così potente presso suo Figlio, a una regina così misericordiosa.
Contiamo su di lei, e quando le tentazioni stanno per portarci fuori strada, ripetiamo: «Porta del ciclo, prega per noi». La devozione alla Madonna, diceva san Germano, è una strada sicura per il paradiso.
ESEMPIO
Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe nacque a Napoli il 25 marzo 1715 e, dopo aver superato molte difficoltà, si consacrò al Signore entrando nel Terz’ordine Francescano. Da quel giorno, fino alla morte, dovette sopportare molte sofferenze che le vennero dagli uomini, dal demonio e dalle dolorose malattie che l’accompagnarono per tutta la vita. Maria Francesca sopportò tutto con grande rassegnazione e pazienza.
Il Signore d’altra parte la ricompensò con molti favori e consolazioni. Oltre al resto, fu allietata da visite della Madonna che una volta le disse: “Maria Francesca, tu sei nata nel giorno dell’Annunciazione e sei mia figlia.
Un giorno si trovava davanti a una immagine della Madonna che venerava sotto il titolo di «Divina Pastora», quando rimase immobile per un’ora e mezzo, con il volto luminoso. Ecco come racconta lei stessa cosa era successo: «Mentre mi consacravo a lei, non ho più visto il quadro della Vergine, ma lei stessa in persona, tutta splendente e bellissima, e in quel momento mi sono sentita penetrare il cuore come da una ferita dolce e insieme dolorosa».
Da allora, cercò di diffondere in tutti i modi la devozione a Maria Divina Pastora. Dio benedì l’opera di Maria Francesca, colmando di grazie le persone che invocavano la Madonna con il titolo di Divina Pastora. Affidiamoci alla protezione di Maria, invochiamola come Pastora delle nostre anime, perché ci guidi sempre per le vie della giustizia e della verità che portano alla felicità eterna.
FIORETTO
Decidiamo di non acquistare un oggetto o un ornamento non necessario, facciamone a meno per amore di Maria, e diamo la somma corrispondente a chi ha bisogno.
GIACULATORIA
Del mio cammino – tu sei la stella con te portami – Vergine bella.
PREGHIERA
O Maria, ti salutiamo come stella del mare. E tu, in questo mare tempestoso della vita, guida la navicella sbattuta del nostro cuore, perché arrivi sicura nel porto dell’eterna salvezza. Facci evitare ogni scoglio, perché un giorno possiamo vedere Gesù ed essere sempre felici con lui. Amen.
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