L’Atto di dolore perfetto
Questo articolo è stato già letto1790 volte!
Atto di dolore perfetto
P. Giuseppe Tomaselli
Il mezzo ordinario per ricevere il perdono dei peccati è il Sacramento della Confessione. Il mezzo straordinario è l’atto di dolore perfetto, con il proposito di confessarsi al più presto. Che cosa è il dolore? E’ il dispiacere delle colpe commesse, che fa proporre di non peccare più.
Il dolore è di due specie: imperfetto e perfetto. E’ imperfetto se si è pentiti dei peccati, più per il timore dei castighi divini che per l’offesa fatta a Dio. E’ perfetto quando si è pentiti del male fatto più per il dispiacere dato a Dio, il più buono dei padri, che per il giusto castigo meritato.
Quando si emette un atto di dolore perfetto, con la volontà di confessarsi al più presto, restano perdonati tutti i peccati, veniali e mortali. La Santa Chiesa prescrive che, pur rimettendosi un’anima in grazia di Dio col dolore perfetto, non ci si accosti ai Sacramenti dei vivi, se prima non ci si è confessati. I Sacramenti dei vivi sono: Cresima, Eucaristia, Olio degli Infermi, Ordine Sacro e Matrimonio.
Come eccitarsi all’atto di dolore perfetto? Riflettendo sulla bontà di Dio, che ci ha creati per renderci eternamente felici in Paradiso, e riflettendo sulla bontà di Gesù, che per nostro amore si è fatto uomo, ha sparso il suo Sangue per noi ed è rimasto vivo e vero nei Tabernacoli per essere nostro sostegno nel pellegrinaggio della vita.
Più che tutto spinge al dolore perfetto la vista del Crocifisso, del Corpo di Gesù ricoperto di piaghe. (Continua)
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.