La Libertà – II parte
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La libertà pura o assoluta è soltanto della vita celeste. Il nostro cammino, allora, è un cammino di liberazione.
Ho parlato tante volte della vita cristiana come cammino di purificazione, ma non è soltanto questo. La vita cristiana è anche cammino di liberazione. Si può dire, anzi, che in tanto che ci purifichiamo in quanto acquistiamo maggiore libertà: non solo perchè siamo coscienti della scelta che noi facciamo in ogni atto, ma perchè via via che l’anima procede, acquista anche di aderire puramente a Dio al di là della schiavitù del peccato, al di là del condizionamento proprio della nostra natura.
I voti religiosi, per esempio, sono un mezzo di liberazione interiore dagli istinti della natura, perchè è della natura, per esempio, l’istinto sessuale; non c’è nulla di strano che io senta nella volontà naturale una certa attrazione verso una donna e che voglia unirmi con essa, è proprio della mia natura, non sarei un uomo se non sentissi questo. Per questo ho detto sempre che se non si sentono questi istinti non possiamo nemmeno vivere la vita religiosa; è bene sentirli, se vogliamo essere pienamente santi domani, perchè la santità implica il superamento degli istinti, non il fatto che non ci siano; implica una liberazione, cioè un superamento di certi condizionamenti posti dalla natura umana.
Non soltanto la mia vita religiosa implica il superamento di questi istinti della natura, ma implica il superamento dello spirito stesso, perchè anche lo spirito è infinitamente trasceso da Dio. L’adesione a Dio è l’estasi pura dell’uomo nella libertà assoluta dello Spirito divino.
Cos’ è la fede? L’abbandono al Cristo, per il quale il Cristo vive in te e tu sei suo figlio. La libertà del cristiano è nel Cristo che ci ha redento. E il Cristo ci ha redento comunicandoci Sè stesso e il suo Spirito. La redenzione del Cristo è il dono che Egli ci ha fatto del suo Spirito. Il suo Spirito vive in noi. Ecco la legge del cristiano: vivere! Non dobbiamo far altro che questo, vivere; ma vivere in forza di questo spirito nuovo che abbiamo ricevuto. Non è pura spontaneità, come quella del fiore che si apre ai raggi del sole, è un determinarsi dell’uomo in forza di una spinta interiore che è la spinta dello Spirito. Perchè – è Sant’Agostino che lo dice, e Sant’Agostino non fa che ripetere l’insegnamento di Sant’Ireneo, il quale non fa che ripetere l’insegnamento di Gesù nel IV Vangelo – perchè come l’anima vive per il corpo, così l’anima umana vive per lo Spirito di Dio.
Tu vivi, certo: fintanto che la l’anima non si distacca da te, tu vivi la vita umana; ma tu vivrai una vita religiosa cristiana nella misura che Dio sarà la vita della tua anima. E come l’anima è intima al corpo ed è nel corpo, così lo Spirito di Dio è il principio vitale che dà una vita superiore all’anima tua ed è interiore alla tua anima. Non è più dunque nell’obbedienza a una legge esterna che tu vivi la vita divina, è nell’abbandonarti a un Dio che è più intimo a te di te stesso e ti muove dal più profondo dell’essere tuo; è in questa obbedienza, in questa docilità, in questa forza intima del tuo cuore che tu vivi, che tu sei.
Don Divo Barsotti
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