Io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato che cosa devo dire.
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Tra i cristiani ci sono molti che non osservano le parole di Gesù e molti altri le rifiutano. È una differenza sostanziale, un modo opposto di considerarsi seguaci del Signore. Egli mostra la sua comprensione verso coloro che ascoltano le sue parole e non le osservano per una radicale debolezza, anche se con questo loro atteggiamento non ricevono Grazie né possono considerarsi in comunione con Dio.
Questi però non hanno la malizia dei traditori che strumentalizzano il Nome di Gesù per i loro interessi, e poi Lo rifiutano nel cuore e nelle tenebre… Sono quelli che stravolgono le Verità del Vangelo e interpretano gli eventi sempre da una loro visuale strategica.
“Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la Parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno”.
Ognuno dovrà presentarsi davanti a Dio per il Giudizio dopo questa vita terrena, anche tutti coloro che oggi rifiutano Dio e hanno l’obiettivo di non farlo adorare, presentando un dio umano. A quanti conoscono bene il Vangelo risulta facile constatare la manipolazione dottrinale e comprendono che molti oggi parlano di un dio umano e che non hanno più Fede.
Non dobbiamo valutare le parole che ascoltiamo da qualsiasi personaggio pubblico di ogni settore della vita sociale, dobbiamo vedere le sue opere, come vive e quali iniziative intraprende, se sono conformi al Vangelo oppure hanno lo scopo di insabbiare il Vangelo.
Chi legge i quotidiani ricorda che diversi personaggi dello scandalo petroli erano considerati come paladini della legalità, dell’antimafia pura e dura, eppure nelle intercettazioni vengono fuori parole diverse e interessi simili a quelli dei più grandi criminali.
Non sono le parole che ascoltiamo a convincerci, ma le opere e queste dobbiamo valutare di ogni persona, senza cadere nel giudizio.
“Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna”.
È satana che accuserà nel Giudizio quanti adesso sono suoi alleati e camminano insieme per cambiare la società e renderla perversa. Accuserà soprattutto i cristiani complici dei suoi progetti e principali responsabili della crisi presente nella Chiesa.
La Chiesa si trova nella fase più tragica della sua storia, ma Gesù la salverà e lo ha promesso. “Le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa” (Mt 16,18). Nel Catechismo del 1992 troviamo una chiara spiegazione della Passione che dovrà vivere l’unica Chiesa di Dio e adesso ci troviamo all’interno di questa tremenda purificazione.
Tanti avvenimenti che avvengono nella Chiesa e che non testimoniano la Parola di Gesù ma nuove iniziative fuorvianti, arrecano molto stupore tra i cattolici. Gli atei e gli anticlericali possono solamente gioire nel vedere come proprio gli uomini di Chiesa vivono e parlano come i mondani.
L’atteggiamento di stupore è quello che prevale in decine di milioni di cattolici, almeno da quello che scrivono e dicono. È uno stupore pieno di disorientamento, essi non percepiscono più la sana dottrina in tanti insegnamenti che si ripetono nelle parrocchie.
Lo sbigottimento si associa all’incredulità, da qui nasce la sfiducia che porta alla mancanza di Fede. Anche molte brave persone non pregano più perché sbalordite dalle novità che vengono spacciate per il Vangelo. Le novità sono inevitabilmente frutto di nuove dottrine false opposte all’unica Verità diffusa dalla vera Chiesa Cattolica in questi duemila anni.
La vera situazione drammatica in cui naviga la Chiesa è forse ignorata o minimizzata da molti cattolici, mentre siamo tutti chiamati a pregare per i bisogni della Chiesa, per la vittoria della Chiesa sui suoi nemici, su quanti mostrano falsamente di ascoltare Gesù ma in realtà Lo rifiutano.
La Chiesa come istituzione divina vincerà e non c’è alcun dubbio, prima dovrà passare per molte eresie che saranno diffuse e solo con la grande Fede e il coraggio dei cattolici maturi, le eresie saranno evidenziate e vinte.
Dobbiamo dirigere la nostra vita verso le cose sante e valutare la consistenza dei piaceri effimeri, infatti dipende dalle scelte di vita l’aumento o la diminuzione della nostra Fede. Oggi ai cattolici viene richiesta una Fede robusta per rimanere forti dinanzi alle tempeste delle eresie e professare ovunque il nostro amore a Gesù Cristo.
“Chi crede in me, non crede in me ma in Colui che mi ha mandato; chi vede me, vede Colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre”.
Padre Giulio M. Scozzaro
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