Il giardino dei poeti
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“ LA NOTTE VIENE PER TUTTI”.
Graffiato dalla sorte
hai smarrito la voglia di cantare,
sta a te, ora, a non demordere,
a non lasciarti andare.
Dovresti assomigliare al biblico Geremia,
perché i tuoi lamenti arrivino in cielo.
Lo sai che il campo coltivato,
al quale serviva la pioggia,
ha subito una grandinata!
Un altro adagio sconfitto,
non ti meravigliare:
le ore del disagio che passano lente,
assottigliano la voglia di vivere.
La poca vista
opaca la purezza delle cose,
il cielo si allontana.
Aspetti tempi migliori,
ti accorgi di parlare da solo,
preferisci di non vedere nessuno,
ma così finisci col proteggere le ombre.
Vorresti uscire durante la notte,
scrivere sui muri della via principale:
“ INGRATI…“
vi volevo bene, avete spento il mio fuoco,
avete avvelenato la fonte
dell’acqua che mi dissetava,
invaso la mia privacy,
sconcertando la fiducia
di chi contava su di voi.
Di rimbalzo s’ode una voce: “ Ma dai, lascia perdere:
ogni giorno ha la sua aurora,
vivila senza pensare al tramonto, tanto, la notte viene per tutti.
Mery Turcato.
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