Giacobbe – il grande Patriarca
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Intanto erano diventati difficili i rapporti con lo zio Labano e, attraverso una serie di raggiri, Giacobbe riuscì a partire ma Rachele prese di nascosto di tutti le divinità (statuette) pregate dal padre per la protezione.
Labano li inseguì ma non trovò le statuette nascoste da Rachele.
Durante il cammino Giacobbe ebbe una visione divina che lo confortò. Nelle vicinanze di Seir, nei dintorni del campo del fratello Esaù, Giacobbe inviò un messaggero per la pace e sperando nel suo perdono. Giacobbe passò la notte sullo Iabbok, un affluente del Giordano. Qui avvenne la lotta con l’angelo di Dio e Giacobbe acquistò il nuovo nome di Israele.
Giacobbe riuscì a essere a Hebron accanto al padre proprio al momento della sua morte insieme con il fratello Esaù. Da questo momento in poi, Giacobbe si stanzia in questo luogo e la storia di Israele continua con i suoi figli e, in particolare, con Giuseppe, il figlio più amato che, venduto dai fratelli, riabbraccerà in Egitto come vicegovernatore.
Il patriarca Giacobbe morì in tarda età e fu seppellito dai figli nella caverna che acquistò Abramo a Macpela di fronte a Mamre.
Nonostante il suo vacillare Giacobbe fece la volontà di Dio che, attraverso Giacobbe, va oltre le leggi, oltre i legami familiari e si serve degli errori umani per fare la sua volontà.
Il Redattore
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