Come opera la misericordia di Maria
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“Sono io Maria Immacolata, Regina vostra nella vita, coronata nel cielo come gloria dei santi.
Voi mi contemplate, recitando il S. Rosario, coronata regina del cielo e della terra, ma non sapete approfondire il significato di questa corona.
La regina, sulla terra, è la sposa del re, è colei che dà all’autorità, che è ordine, il sorriso della bellezza e della clemenza. Il re (sulla terra) dovrebbe rappresentare l’autorità di Dio che ordina; la regina dovrebbe rappresentare la bellezza che rende amabile anche l’autorità quando si impone, la clemenza che la modera, la bontà che la rende benefica, la soavità che la rende efficace, distruggendone le reazioni.
Il Re della vostra vita è Gesù buono: Re ammirabile, perché Re che non impone il suo dominio, ma si comunica, ma lavora, ma opera, ma serve, secondo la spiegazione che Egli stesso vi ha data.
Io sono la Regina della vostra vita, perché vi dimostro precisamente l’amabilità di Gesù, comunicandolo a voi.
Io non tempero il rigore di una autorità che non ne ha, perché è tutta ordine ed amore, ma donandovi Gesù, vi dono la sua misericordia, moderando ed eliminando piuttosto le vostre miserie.
Così come Gesù opera in voi anche io opero, e la mia operazione è un regno vero e proprio.
Voi credete che io usi misericordia trattenendo il braccio della divina giustizia. No, figli miei cari. Come potrei io trattenere un braccio potente e forte, tutto ordine e tutto amore nella sua attività?
Io, invece, ordino voi, vengo in voi come mamma che ripulisce e sana, vi oriento nelle vie di Dio, vi comunico alti pensieri, vi attraggo dolcemente al cielo, vi elevo nella grazia che vi comunico, ed ecco che vi rendo oggetto della misericordia. Vi ammanto di me e non già per nascondere le vostre miserie, ma per trasformarle, per purificarle, per eliminarle.
La mia azione è diretta a voi, il mio sguardo puro è diretto a Dio.
Nel purificarvi vi introducono nella via della grazia, vi do quella prima grazia che vi dà la catena di tutte le altre, e così vi rendo degni di quella misericordia che vi trasforma.
Voi dite a me: Prega per noi peccatori, ed io prego, ma non già nel senso di una intercessione semplice che elimina da voi la punizione, prego piuttosto attirandovi quella grazia che vi purifica, che vi ordina a Dio, chi vi rende atti ai suoi disegni, e che naturalmente rende superfluo il castigo”.
don Dolindo Ruotolo
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