Gesù, Misericordia e Giustizia
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Ricordiamo l’invito di Gesù a due discepole di annunciare la sua Risurrezione, e lo dice ad esse per il grande amore che nutrivano verso il Crocifisso. L’amore puro e sincero è la chiave che apre il Cuore di Gesù e si può ottenere tutto quello che è utile all’anima e alla propria vita.
Presumibilmente gli Apostoli erano privi di questo amore che viene formato da una Fede certa, quella che non dubita mai ed accoglie gli insegnamenti del Signore con pieno abbandono. Gli undici rintanati nel Cenacolo amavano sempre e profondamente Gesù, ma dubitavano della sua Risurrezione.
Eppure glielo aveva spiegato almeno in tre annunci, li aveva preparati al tremendo momento della sua Morte.
Si fa presto a dimenticare, soprattutto nel caso degli Apostoli ancora sbalorditi dai miracoli di Gesù e da tutti i suoi insegnamenti. Direi che anche dopo la Morte del Signore rimasero perplessi e traumatizzati. Comprensibile la loro confusione ma hanno mostrato una paura umana fin troppo insensata.
Ma Gesù li comprese, conosceva i loro cuori e distingueva la paura di morire dall’amore che nutrivano verso Lui, una paura che si accredita dopo la sua sepoltura, che indica quindi, la fine dell’esistenza umana del Maestro.
Gesù perdona gli undici e non ricorda il loro abbandono, vede anche dopo la sua Morte che sono rinchiusi nel Cenacolo per paura caratteriale e non perché si erano ricreduti sul suo conto. L’unico che scivola nel ridicolo è Tommaso e di lui ho scritto abbondantemente.
Li perdona subito, infatti alle due donne discepole apparendo disse: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno”. Li chiama sempre fratelli e non vigliacchi, li perdona perché essi sono amaramente pentiti del mancato coraggio proprio quando Gesù aveva bisogno di loro.
È più preciso affermare che Gesù nell’Orto degli Ulivi non volle il loro arresto, e quando Lo stavano per arrestare avvenne in realtà una reazione inconsulta degli Apostoli, tranne del traditore, il quale pochi istanti prima, dopo avere baciato Gesù si sentì dire: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’Uomo?” (Lc 22,48).
Gli Apostoli volevano difendere Gesù: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?” (Lc 22,49). Dopo l’arresto del Signore crollò il loro coraggio e fuggirono per nascondersi. Ma Gesù comprese tutta la loro debolezza e apparendo alle donne li chiamò ancora “fratelli”. Meraviglioso.
Gesù ci ama per quanto noi Lo amiamo, desidera la salvezza di tutti, ma la Giustizia lo blocca. Egli non è solo Misericordia.
Bisogna meritare il perdono prima e poi la salvezza, altrimenti se perdonasse senza alcuna richiesta del penitente, dovrebbe penalizzare altri miliardi di esseri umani e questo non è l’agire di Dio. La sua Giustizia intesa come equità, quindi imparzialità, Lo obbliga per ragioni soprannaturali ad agire allo stesso modo con tutti, ma le Grazie le dona a quelli che le meritano e le chiedono.
Oggi il Vangelo ci descrive la bellissima testimonianza piena di amore della Maddalena, dopo la Madre Santa è stata la discepola più obbediente di tutti. A lei si riferiva Gesù quando ella giunse nella casa di Simone il lebbroso miracolato da Lui, con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore e versò l’unguento sul capo del Signore. Ai lamenti di qualche ipocrita disse: “Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio Corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il Vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto” (Mc 14,6-9).
Questo episodio avvenne prima della conversione della Maddalena, e questo ci dice che anche i grandi peccatori possono sperare nella salvezza. Ma per la conversione della Maddalena avevano pregato Marta e Lazzaro, chi prega per i peccatori di oggi?
Dopo la morte di Gesù lei è rimasta dietro al Sepolcro a piangere a dirotto per la mancanza del Corpo del Signore. La pietra era rotolata e Gesù non si trovava più lì dentro. Lacrime di adorazione, di obbedienza, di avvilimenti tremendi e che la rendevano sconsolata.
Questo è il vero amore, che non si esprime necessariamente con il pianto, quella fu una circostanza particolare e per i cristiani deve essere chiaro che l’amore autentico a Gesù si esprime con le buone opere, sono queste opere a testimoniare la loro Fede.
La Maddalena è una grande Santa e indica a tutti che solo allontanando le cose futili si può riversare a Gesù quell’amore sprecato!
Era così distrutta da non riconoscere Gesù Risorto e la sua implorazione allo sconosciuto per trovare il Corpo del Maestro è davvero commovente. Scopre di trovarsi dinanzi a Gesù quando Lui la chiama per nome: “Maria”. Grida Rabbunì” e le sue lacrime, incontenibili come un fiume in piena, erano lacrime di gioia e di felicità.
Gesù chiama per nome ciascuno di noi, molti non se ne accorgono presi come sono da tanti trastulli e vizi, altri e sono molti di meno, avvertono intimamente la presenza del Signore nella loro vita e Lo riconoscono. Io lo noto in moltissimi di voi, sono innumerevoli le testimonianze commoventi e sorprendenti che mi arrivano contenenti parole profonde e ricche di spiritualità.
È la prova che stiamo procedendo molto bene, che l’impegno di molti è considerevole e puntuale. Così scoprite una nuova Luce e la vita cambia in meglio, c’è la rinascita riferita da Gesù a Nicodemo: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,5-6).
Padre Giulio M. Scozzaro
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