Viviamo nello Spirito – II
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Movimento centripeto
Come si presenta la comunità che nasce dal sacrificio di Gesù ed è consacrata dalla Pentecoste? Si presenta come l’insieme di due movimenti, in un certo senso contrapposti, ma il cui equilibrio fa la comunità cristiana. Questa comunità è contraddistinta da un movimento centripeto, cioè di coesione tra i credenti e dunque anche di distacco dal mondo; è un gruppo di persone che sono tirate via dal mondo e messe insieme con una solidarietà nuova, che si chiama Amore, la condivisione fraterna, il mettere insieme, il gioire insieme.
Sono uomini tratti dal mondo, e questo momento intimo della comunità cristiana è costituito da alcuni fattori precisi: sono insieme perché li tiene insieme una realtà fortissima, la più forte del mondo, che si chiama Spirito Santo, che agisce attraverso l’insegnamento degli Apostoli, perché quando gli Apostoli parlano è lo Spirito che fa eco nella loro parola, nel cuore di chi ascolta, e dunque questa parola è fortissima, è diversa da tutte le altre; sono uniti da un’unione fraterna, cioè dalla carità, che è anch’essa frutto dello Spirito; sono uniti nella frazione del pane, cioè intorno all’Eucarestia e nella preghiera.
Questa unione si manifesta anche all’esterno, con segni visibili, perché condividono anche i beni: quelli che hanno dei beni li vendono per poter fare comunità, condivisione, sicché non c’è nessuno povero tra di loro.
La comunità cristiana è fondamentalmente una comunità di preghiera, di vita interiore, di comunione fraterna che sprigiona gioia, letizia. Letizia: è la prima volta che questa parola compare nella storia della Chiesa; prima c’era tristezza: tristezza perché Gesù partiva, tristezza perché era asceso al cielo.
Adesso, per la prima volta, si comincia a parlare di letizia: “…prendevano i pasti in letizia” e in questo brano ogni singola parola deve essere da noi presa per quello che vale, cioè la sintesi di tutto un atteggiamento di vita; c’è gioia, gioia, gioia profonda tra questi fratelli, e la loro gioia costituisce il motivo di maggiore attrazione per gli altri che li guardano “con simpatia”, e “ogni giorno si aggiungevano alla comunità numerosi altri che erano chiamati”, chiamati dal Signore, ma attraverso i segni che vedevano di questa gente nuova, di questi uomini nuovi.
Padre Raniero Cantalamessa
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