Stava col Signore, lo contemplava…
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MaMaria pregava in un’estasi d’amore, tutta vivificata dall’eterno Amore con la pienezza dei suoi doni, dei suoi frutti e delle sue grazie; era quindi in un momento di straordinario fervore, e per ciò stesso era in un momento di straordinario abbassamento interno, perché il fervore, acceso dallo Spirito Santo, ha sempre un sapore di soavissima umiliazione. Stava col Signore, lo contemplava, lo conosceva come in una visione beatifica, e guardava, per riflesso, la propria piccolezza. Innanzi a Dio che cos’era la stessa Maria? Il suo sguardo era fisso non semplicemente in Dio con un’elevazione di fede, ma a Dio com’è, nella sua augusta Trinità, ed era logico che le si svelasse così, luminosamente, in un momento nel quale doveva compiersi l’opera più grande della Santissima Trinità: il Padre mandava il Figlio, il Figlio discendeva dalle eterne regali sedi, lo Spirito Santo compiva il mistero, donandogli in Maria un Corpo vero e un’Anima splendente di arcana santità. Si abbassavano i cieli alla terra, e Maria li vedeva nel loro splendore perché si abbassavano a Lei.
Don Dolindo Ruotolo
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