S. Maria Goretti – Episodi della sua vita
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La martire della purezza, santa Maria Goretti, nutriva un tenerissimo amore verso Gesù Eucaristico. Era l’anno 1900. Da qualche mese suo padre era morto a causa della malaria e Maria, che allora aveva soli dieci anni, portava il peso del lavoro in casa. In quei tempi l’età media per accostarsi alla Prima Comunione si aggirava sui dodici anni. Tuttavia, un giorno ella chiese alla mamma: «Mamma quando farò la Prima Comunione io?».
La madre le rispose: «Cuore mio, come la puoi fare se non sai bene la dottrina?… Non sai leggere, non ci sono soldi per farti il vestito, le scarpe, il velo; non hai un minuto di tempo libero; c’è sempre da fare…». «Mamma cara, ma così non la farò mai!». «Ma che ci può fare la sventurata mamma tua, cuore mio? Mi tocca vedervi crescere come bestioline». «Ebbene, mamma, Dio provvederà. A Conca c’è la sora Elvira che sa leggere.
Io vi prometto di sbrigar prima tutte le faccende di casa, ed il tempo libero voi me lo lasciate per andare a Conca ad imparare la dottrina». Maria era una bambina tenace e volenterosa, il suo impegno di responsabilità in casa lo portava avanti con cura e precisione; si occupava bene anche dei fratellini e così, per anticipare il giorno della sua Prima Comunione, imparò tutto a memoria. Ella era così attenta a quello che apprendeva che a sera in casa, rivelando notevoli capacità comunicative, insegnava ai fratellini ciò che aveva imparato.
Una volta, dopo aver assistito alla funzione del Venerdì Santo nel Santuario di Nettano, ripetè a casa per filo e per segno l’intera omelia dimostrando così la sua straordinaria memoria. Durante quel tempo, Maria non solo apprese le nozioni di catechismo ma diventava sempre più buona. Il pensiero di ricevere Gesù la spronava ad ornarsi delle più belle virtù. Era sempre più raccolta, più devota, più affettuosa verso la mamma e i fratellini, la prima ad accorrere in chiesa e l’ultima ad uscirne.
Maria non aveva i dodici anni richiesti per ricevere la Prima Comunione e mamma Assunta, per togliersi ogni scrupolo, la vigilia di quel gran giorno, portò con sé la bambina a Nettuno dall’arciprete Temistocle Signori affinchè valutasse la situazione ed esaminasse la figliola. L’Arciprete interrogò accuratamente la fanciulla e, tutto contento, disse alla mamma: «Voi affidatela alla Madonna e mettetela sotto il suo manto e poi non abbiate paura». Q
uindi la confessò, per prepararla bene a ricevere Gesù per la prima volta nel suo cuore. Il 16 giugno 1901 Maria ricevette la Prima Comunione nella chiesa di Conca, oggi Borgo Montello. Prima di presentarsi in chiesa, in quel giorno così importante, si avvicinò alla mamma e le chiese perdono di ogni mancanza che avesse potuto commettere; poi, per suggerimento della mamma, chiese perdono anche ai Serenelli, padre e figlio, dimostrando così che il catechismo lo aveva imparato non solo a memoria ma anche nella pratica.
Il fratello Angelo, quel mattino, non voleva recarsi in chiesa perché non aveva le scarpe nuove. Allora Maria si avvicinò per convincerlo e gli disse: «Ma Gesù non guarda mica le scarpe… guarda il cuore». In chiesa la mamma e le altre persone notarono in lei una compostezza «ad occhi bassi» tutta straordinaria. Maria si confessò di nuovo dal sacerdote passionista che era venuto per la cerimonia, mentre la mamma pregava: «Madonna mia fatela riuscire bene questa Santa Comunione! Vergine Santa, io la affido tutta a voi!».
Alla Messa il sacerdote si volse verso i comunicandi e parlò loro di Gesù che è tutto bontà e purezza… di Gesù che deve restare sempre nel loro cuore… perciò guerra al peccato, sempre, anche a costo della loro vita… Insieme al grande amore per Gesù i fanciulli dovranno avere una specialissima devozione alla Madonna, imitandone le virtù e onorandola ogni giorno con l’Ave Maria. La Parola di Dio penetrava profondamente nel cuore della piccola Maria come il buon seme in un terreno ben preparato. Non una sillaba era caduta invano.
In chiesa con Maria vi erano dodici bambine e due bambini per la stessa festa. Tra i banchi della chiesa, vi erano parenti ed amici, a far da cornice ad una cerimonia sentita particolarmente dalla gente semplice. Quando Maria ricevette Gesù ripetè a Lui la sua grande promessa, già formulata da molto tempo: «O Gesù piuttosto che offenderti mi faccio ammazzare». Poi il suo pensiero volò al padre defunto. Gli aveva voluto tanto bene. Quella preziosa Prima Comunione fu fatta in suo suffragio, come attestò mamma Assunta.
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