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Razzismo e ipocrisia

15 Luglio 2016 | Filed under: Attualità
     

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Quando lunedì scorso ho scritto dell’omicidio del profugo Emmanuel a causa di un italiano e durante una lite, come sempre ho voluto evidenziare il male da evitare e il migliore comportamento da attuare anche in circostanze simili.

Ho scritto chiaramente il mio pensiero che anticipava quanto ancora non era chiaro a molti, forse perché osservo in modo oggettivo e senza parteggiare per nessuno. Emmanuel era uno di noi anche se nigeriano, purtroppo il diverso colore della pelle è quasi una condanna emanata da molti occidentali, anche se è comprensibile la paura che provano molti italiani.

A Fermo per il funerale di Emmanuel si erano recati politici e ministri, alcuni quotidiani gridavano al razzismo italiano, i più radical chic si mostravano intensamente addolorati e gridavano contro questi barbari italiani, che uccidono brutalmente un povero immigrato.

Le dichiarazioni di un noto politico di Montecitorio poi, avevano arrecato grande indignazione a quanti le cose le valutano realmente e non astrattamente! Non sono le cariche o la visibilità pubblica a dare il patentino di sapienti, per capire gli eventi occorre solo la Grazia di Dio, quindi i doni dello Spirito Santo proprio per decifrare correttamente la realtà.

La verità, e stavolta tutta, è venuta fuori ieri, con la testimonianza della vedova di Emmanuel la quale aveva dato inizialmente una versione falsa del litigio avvenuto sabato scorso. E lunedì, quando i difensori degli immigrati (e non degli italiani), gridavano al razzismo, io ho scritto la mia versione dei fatti. Ne ripropongo una parte.

“Sono adesso circa cinque le persone che affermano l’inopportuna reazione violenta del profugo Emmanuel dopo una insensata offesa da parte dell’italiano. Questi testimoni non amici dell’italiano, va precisato, affermano che è stato il nigeriano Emmanuel a cominciare la scazzottatura, e questo davvero poteva evitarlo.

Trovandosi nella situazione di profugo, aiutato insieme alla moglie da molto tempo dall’Italia, come non sono aiutati i cittadini italiani, doveva minimizzare e lasciare nella sua inciviltà l’italiano.

Doveva andare insieme alla moglie da un’altra parte e ignorarlo, ma l’impulsività è sempre presente e si deve considerare, così dopo la sua reazione e colluttazione, l’italiano con un pugno lo ha colpito e nel cadere a terra ha sbattuto la testa”.

La nuova versione di ieri della vedova conferma pienamente questa versione e anche qualche italiano deve farsi un buon esame di coscienza, perché non si deve sostenere la versione di una immigrata solo perché è una immigrata, bisogna con retta intenzione valutare i fatti nella loro assoluta autenticità. Leggiamo un estratto da un articolo di Giuseppe Di Lorenzo.

«La notizia è questa: la vedova di Emmanuel Chidi Nnamdi, Chiniary, ha fatto marcia indietro. Quello che ha raccontato nei giorni successivi alla morte di suo marito, quindi, sarebbe in qualche modo falso.

O almeno nella questione più importante: chi ha usato il palo della segnaletica stradale.

I verbali dei 6 testimoni che confermano la versione di Amedeo Mancini, l’ultrà arrestato per omicidio preterintenzionale, hanno messo all’angolo Chiniary. E così davanti ai magistrati avrebbe dovuto correggere le sue dichiarazioni.

I pm, infatti, hanno voluto ascoltarla di nuovo martedì. Il motivo? Le testimonianze a favore di Mancini sono ritenute “attendibili” e concordano nel dire che ad aggredire per primo è stato proprio Emmanuel. La vedova, come riportano Libero e il Corriere, si è quindi giustificata così: “Ho problemi con la lingua italiana e quando ho dato le due precedenti versioni ero sotto choc. Mio marito prese il paletto dalla strada dopo le offese e colpì Mancini”

Una confessione che può costargli l’accusa di falsa testimonianza e di calunnia».

Alcune dichiarazioni di personaggi pubblici avevano già condannato all’inferno l’italiano…, in pratica era solo lui il colpevole. Non è andata come hanno detto ai telegiornali. Questo rende chiara la volontà di manipolare le vicende umane per sostenere in ogni modo la propria concezione di vita.

Non così vivono i cristiani: se essi seguono fedelmente Gesù hanno sempre sulle labbra la verità ed esprimono pensieri obiettivi.

Ci dispiace per Emmanuel, anche per la vedova, senza dimenticare l’italiano, spaccone nella vita ma in questa circostanza ha sbagliato ad offendere con una sola parola la coppia nigeriana vicino alla sua macchina e ha insultato la donna, senza prevedere la scomposta e drammatica reazione del povero nigeriano.

A proposito di poveri, ieri ho letto i dati dell’Istat pubblicati nell’indagine “La povertà in Italia”, ed è stata rivelata una situazione sconvolgente: sono 4,6 milioni gli italiani che vivono in condizioni di assoluta povertà. Non solo al Sud, anche al Nord la situazione sta precipitando e qualcuno dovrebbe intervenire per dare un aiuto anche a quanti non riescono a comprare un sacchetto di spesa.

La povertà come scelta di vita è abbracciata solo dai Religiosi, quanti hanno fatto Voto di povertà e hanno promesso a Gesù di non possedere nulla di personale e di non accumulare mai denaro. Il denaro, se c’è, deve essere utilizzato esclusivamente per le buone opere, per l’evangelizzazione e la diffusione del Vangelo nel mondo.

Così hanno fatto i Santi come San Giovanni Bosco, San Massimiliano Kolbe, San Luigi Orione, per citarne alcuni degli ultimi secoli. Chiedevano grandi donazioni per costruire oratori, strutture per i poveri, per le dimore dei frati, la stampa di riviste da diffondere nelle strade, per l’accoglienza, l’edificazione di case per le conferenze spirituali e i ritiri.

L’agire onesto ed evangelico è solo quello dei Religiosi che non conservano neanche un centesimo per se stessi e vivono di Provvidenza!

Così avviene qui dove mi trovo, così si sta realizzando un’opera visibile a quanti lo desiderano ed è un miracolo la realizzazione.

Senza mezzi, poche risorse, inoltre le offerte arrivano in tempo per fare i pagamenti! Dio vede e provvede. È sempre vigile, credetemi!

È un’opera di Dio e non umana, lo testimonio io che tantissime volte avrei preferito fermare i lavori perché interessato più all’apostolato e ad aiutare le persone. Ma la volontà di Dio è sopra ogni cosa e ho accettato con gioia di dedicare tempo e interesse alla sua costruzione, perché i disegni di Dio non sono i nostri e vanno sempre eseguiti.

Solo grazie ai benefattori attirati dallo Spirito di Dio è stato possibile fare quanto è visibile e se arrivano donazioni si proseguirà!

Abbiamo seri problemi per pagare le 30mila Medaglie Miracolose ordinate poco tempo fa e bisogna pagarle entro una decina di giorni. Le Medaglie sono state inviate a incalcolabili persone e le offerte arrivate sono meno di quanto bisognerà pagare. Anche in questo confido nella Provvidenza e sono sicuro che anche stavolta si riuscirà a pagarle.

D’altronde qui lavoriamo per amore della Madonna e Lei deve suscitare i benefattori e trovare le offerte! Siamo suoi servi… inutili…

La povertà che scelgono i Religiosi riguarda il totale distacco dai beni, non possedere nulla ed usare solo quello che è utile alla missione sacerdotale. Da questo distacco si comprende la piena adesione al Vangelo, la dedizione al santo apostolato con ogni mezzo lecito e migliore.

L’amore verso Gesù spinge sempre a donarsi ai bisognosi, ad aiutare tutti e ad affliggersi per i mali altrui. È doloroso pensare a tanti che vanno all’inferno, forse anche quelli che un tempo pregavano e hanno perduto la comunione con Dio. Per questi e per gli atei, i grandi peccatori, per tutti i bisognosi prego ogni giorno e mi affliggo nel pensare a tutti quelli che ignorano intenzionalmente Gesù e vivono nei vizi.

La salvezza eterna è aperta a tutti, anche ai più grandi peccatori e io desidero più di ogni cosa, aiutare Gesù e Maria a salvare molte anime!

Padre Giulio M. Scozzaro


     

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