Principi senza valore morale
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Lo spirito del mondo dolorosamente è così insidioso e sottile, che è penetrato anche tra le anime consacrate a Dio, sotto l’apparenza di aggiornamento ai tempi, sotto l’illusione di potere così penetrare più facilmente nelle anime. Questo spirito maledetto induce a vivere secondo i precetti e le tradizioni degli uomini. Si crede così di essere sapienti seguendo la natura, di promuovere facilmente un culto spontaneo, senza opprimere l’anima con precetti severi di rinunzia, di penitenza e di santa povertà, senza costringerla con la santa obbedienza, ma lasciandola in libertà.
Gonfiando l’orgoglio con secondare la natura, si pretende di poter meglio promuovere nelle anime l’umiltà ed il disprezzo del corpo.
Secondando le passioni che insorgono violenti, quando l’anima è lasciata in balia del mondo, si presume di lasciare essa al proprio istinto, che inclina sempre al male, alla propria coscienza, che inclina sempre a giustificare come giusta ed equilibrata ogni esigenza della natura e della carne, si presume di lasciare al disordine la cura dell’ordine, alla superbia l’esercizio della santa umiltà, ai sensi disordinati dalle seduzioni del mondo la forza per essere puri e casti.
Questi principi di morte sono i criteri che si hanno nella stessa formazione delle anime le quali debbono essere luce del mondo e sale della terra, e per questo si hanno molte volte anime che ottenebrano con false dottrine e con gli scandali, e fanno sembrare scipite le massime dei Santi e del medesimo Vangelo.
Da questi principi senza valore né psicologico né morale, che servono solo per saziare la carne, vengono dolorosamente le apostasie di tante anime da Dio, l’illanguidimento della fede nei cristiani, e il dilagare funesto della corruzione nel mondo.
don Dolindo Ruotolo
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