PACE INTERIORE COME ABBANDONO A DIO
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Non c’è abbandono se non è totale. Perché l’abbandono sia autentico e generi pace, bisogna che sia totale.
Dobbiamo rimettere tutto, senza eccezioni nelle mani di Dio senza cercare di amministrare o salvare noi da soli, sia nel campo materiale che nella sfera affettiva che in quella spirituale.
Non possiamo dividere l’esistenza umana in settori, in alcuni dei quali sia legittimo abbandondonarci a Dio con fiducia ed altri dove ce la si debba sbrogliare esclusiva mente da soli.
Tutte le realtà che non avremo abbandonato, che vorremmo gestire da soli, continueranno, in un modo o nell’altro, a renderci inquieti.
La misura della nostra pace interiore sarà quella del nostro abbandono, quella del nostro essere distaccati. L’abbandono comporta cosi’ una parte inevitabile di rinuncia, non necessariamente effettiva, ma come disposizione del cuore, una prontezza a lasciare a Dio la gestione della nostra vita con una libertà totale.
Padre Jacques Philippe
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