Meditazioni per un anno – 9 gennaio – 149° giorno
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Lo Spirito Santo
è l’anima della nostra anima
S. Tommaso d’Aquino definisce lo Spirito “il cuore della Chiesa”. S. Iremo esclama: “Dov’è la Chiesa ivi è anche lo Spirito di Dio e dov’è lo Spirito di Dio ivi è la Chiesa e ogni grazia”. Ebbene, la Chiesa siamo noi. Perciò lo Spirito Santo è l’anima della nostra anima, è il cuore del nostro cuore.
1 – Ciascuno di noi è stato concepito alla vita soprannaturale dallo Spirito Santo. quando questi concepì Gesù, per mezzo di Maria, alla vita umana. Insieme a Gesù concepì noi, quale parte del Corpo Mistico di Cristo, alla vita soprannaturale, alla quale ci ha generati nel Battesimo e, in pienezza, nella Cresima.
2 – Un segno liturgico della nostra nascita alla grazia, mediante lo Spirito, nel Battesimo, è il Cero pasquale: infatti esso viene acceso nella notte santa e poi viene portato nel presbiterio accanto all’altare ove rimane fino a Pentecoste e dopo Pentecoste viene collocato presso il Battistero. E quando ci sono le esequie viene posto vicino al fèretro.
Perché il Cero pasquale accanto al Battistero? Perché esso rappresenta il Cristo risorto. È lo Spirito Santo che ha dato vita al corpo fisico di Cristo nel seno di Maria, e vivifica sacramentalmente il Cristo nella Chiesa, suo Corpo mistico, quindi vivifica noi nel Battesimo.
Perché il Cero pasquale a capo del feretro nelle esequie? Perché è lo Spirito di Cristo che ci ha resi figli adottivi di Dio (cf. Rom. 8,14-n) ed è lo stesso Spirito Santo che farà in modo che l’anima, separata dal corpo, possa volare a gioire per sempre dell’eredità eterna, come afferma S. Paolo: “Noi tutti, mirando a faccia svelata la gloria del Signore, quasi in uno specchio, siamo trasformati di gloria in gloria nella stessa sua immagine, secondo l’azione dello Spirito” (2 Corinzi 3,18).
3 – Dunque, lo Spirito Santo, per la mia anima, è tutto! È necessario che io non mi chiuda mai allo Spirito della luce, preferendo le tenebre, compiendo le opere della carne, ma, sospinto dal vento impetuoso dello Spirito, corra verso il Cristo Liberatore e Salvatore e mi immerga in un amore appassionato verso l’Eucarestia che S. Efrem definisce: “Fuoco divino dello Spirito Santo”.
P. Crispino Lanzi
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