La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Attualità › L’inganno pastorale

L’inganno pastorale

19 Ottobre 2015 | Filed under: Attualità, Famiglia
     

Questo articolo è stato già letto817 volte!

160641830-2f76835e-0ed5-4345-b88e-265f9a92f60a

Tutti sanno che il 4 ottobre u.s. si è aperto in Vaticano il Sinodo straordinario dei Vescovi della Chiesa cattolica dedicato ai problemi della famiglia nel mondo di oggi. E moltissimi non ignorano che tra i teologi, i presuli e gli stessi eminentissimi cardinali vi siano posizione diverse (e assolutamente inconciliabili) su temi di fondo come la possibilità della comunione ai divorziati risposati, il valore ‘ecclesiale’ delle coppie di fatto e delle stesse coppie omosessuali, il superamento o meno del modello della famiglia cattolica tradizionale fondata sulla Sacra Famiglia di Nazareth, etc. etc.
Il vaticanista della Bussola Lorenzo Bertocchi, in un recente articolo sul Timone (settembre-ottobre 2015, pp. VI-VIII), classificava chiaramente e rigorosamente figure come Caffarra, Mùller e Sarah tra i fautori della “linea della continuità” e personaggi come Kasper, Marx e padre Spadaro sj tra i sostenitori della “linea del cambiamento”. Ora la continuità e il cambiamento si oppongono intrinsecamente

quando si parla di dottrine già definite dalla Chiesa, come lo sono certamente sia l’indissolubilità del matrimonio rato e consumato, sia il divieto della comunione per i divorziati risposati e per tutti coloro che si trovano in peccato mortale (cf. Can. 916; CCC, 1650; Pontificio Consiglio per i testi legislativi, “Dichiarazione sull’ammissione alla comunione eucaristica dei divorziati risposati”, 2000).

Ma sia il cardinal Kasper sia i suoi numerosi epigoni (spesse volte membri dell’episcopato o del cardinalato) hanno cercato e cercano ancora di imbrogliare le carte proponendo una terza via tra il sì e il no: la cosiddetta via pastorale, la quale pur dichiarandosi in teoria (ovvero in astratto) in continuità ideale con il Magistero della Chiesa e la Tradizione cattolica, in pratica (ovvero in concreto) autorizzerebbe una discontinuità e una rottura dottrinale, proponendo una nuova prassi pastorale.

La cosa è talmente evidente che tutti gli autori del libro Permanere nella verità di Cristo (edito dalla Cantagalli nel 2014) sottolineano che sganciare la disciplina dalla dottrina equivale a dichiarare superata la dottrina. E la dottrina morale in questione è puro Vangelo e purissima Parola di Dio: e questo già la dice lunga sul sensus fidei dei novatori, a parole ripieni di affetto per la Scrittura…

Dire che “il matrimonio resta indissolubile”, ma in certi casi e dopo certe prassi (come il cammino penitenziale proposto dal Kasper), esso può essere di fatto abolito con la stipulazione di un secondo matrimonio è parlare a vanvera e auto-contraddirsi. Aristotele infatti nota che l’uomo riesce a dire perfino ciò che non riesce a pensare come ad esempio un cerchio-quadrato. Oggi il cerchio-quadrato nella Chiesa è il matrimonio indissolubile-dissolubile.
Spiace quindi in questo contesto che, ancora una volta, Lucetta Scaraffia scrivendo sull’Osservatore Romano in prima pagina sostenga apertis verbis la tesi del primato della pastorale, tesi che si pone come un arpione per incrinare e spazzare via la dottrina di Cristo e della Bibbia. La storica, femminista e aperta al sacerdozio e al cardinalato femminile, recensendo un libro a più mani redatto in Francia e appena tradotto in italiano (La famiglia tra sfide e prospettive, Qiqajon, 2015), mostra tutto il suo compiacimento per il testo in questione poiché “apre prospettive diverse e fa pensare. In particolare colpisce la nutrita presenza di donne, teologhe e bibliste, che fanno sentire la loro voce” (OR, 2.10.15, p. 1).

Si faccia attenzione ai sottili sofismi. “La riflessione teologica avviata [dagli autori del citato libro] vuole considerare la famiglia a partire dalla parola di Dio, non dimenticando però [ecco l’avversativa] i bisogni del nostro tempo, senza quindi cadere in astrazioni”… Il Vangelo è un’astrazione! Bella la trovata e inaudito l’insulto allo Spirito Santo che ne è l’autore (DV 11).

Ma nessuno si distragga. Una certa teologa francese, Anne-Marie Pellettier, udite udite, “ricorda come i modelli familiari offerti dalla Bibbia siano molto diversi tra loro, e in alcuni casi francamente contestabili”… Avete capito? Sull’OR si scrive che alcuni brani della Bibbia sono contestabili!
Gioisce poi la storica quando ricorda che Enzo Bianchi, da cui dipende la casa editrice che ha edito il libro, nello stesso testo ammette “l’esistenza di diverse forme di famiglia nel cammino di umanizzazione”… Quanto suona bene, ai palati post-conciliari, questo “cammino di umanizzazione”: così bene da far giustificare le coppie di fatto e le nozze gay? Parrebbe proprio di sì… E questo sul quotidiano della Santa Sede!

La sottigliezza della Scaraffia, quando insinua ad ammettere il sacerdozio femminile è nota a tutti, ed ella si compiace evidentemente della scaltrezza di altre teologhe come lei. Ad esempio una certa Hélène Bricourt, non dice che l’indissolubilità sia sbagliata o superata: concetti questi cacofonici e volgarotti. Afferma invece, secondo le parole della stessa Scaraffia, che “noi ereditiamo una lettura della questione dell’indissolubilità che è stata elaborata in un contesto matrimoniale, culturale, sociale diverso dal nostro”… E se è diverso, come in effetti è diverso, è bene adeguare l’indissolubilità antica al nostro contesto o riportare il nostro mondo all’indissolubilità del Vangelo? Ardua questione per chi esita tra la logica del Vangelo e la logica del mondo…
La conclusione del pezzo della Scaraffia ribadisce il superamento della dottrina in nome della pastorale, citando il filosofo Antoine Guggenheim: dal Sinodo “Ci aspettiamo un chiarimento e un progresso non della dottrina cattolica, ma della pastorale cattolica”.

E’ evidente a tutti, anche a coloro che fanno finta di non capire, che un tale progresso sarebbe un regresso assoluto in termini di fedeltà al Vangelo, alla Tradizione e al Magistero della Chiesa. Ci si potrebbe chiedere allora: Osservatore Romano o Osservatore kasperiano?

 Enrico Maria Romano – Libertà e persona


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA