Lettera del Cardinale De Donatis ai parroci di Roma
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Lettera ai parroci di Roma
in questo tempo di cammino sinodale, chiamati come siamo a riscoprire la partecipazione, la comunione e la missione di tutti, voglio ringraziare il Signore con voi per il dono del ministero del diaconato.
Nella nostra Diocesi fu il Cardinale Paletti, con una lettera datata 1 ° novembre 1982, a ripristinare il diaconato permanente, frutto del percorso postconciliare. Sono quindi passati da poco quaranta anni. Questo periodo è stato segnato da una progressiva conoscenza del servizio dei diaconi, con la riflessione teologica e pastorale, e soprattutto grazie a chi ha curato la formazione dei candidati al diaconato in tutto questo tempo. La prima testimonianza è passata attraverso loro, i nostri diaconi, nelle nostre comunità. In quaranta anni a Roma ne sono stati ordinati più di 160, di cui una trentina sono già in Cielo. Attualmente sono più di trenta i candidati che, insieme alle mogli, percorrono il cammino di discernimento che ha la durata di almeno cinque anni.
Oltre alla liturgia, il servizio dei diaconi si esprime in diverse forme, ma inparticolare nelle opere caritative; nell’ambito della catechesi in vista del battesimo e del matrimonio; nel catecumenato degli adulti che si preparano a ricevere i sacramenti della iniziazione cristiana; nella pastorale familiare, etc …. Il diacono, in parrocchia, è punto di riferimento della comunità, segno di comunione tra i laicie sostegno dei sacerdoti. In ambito diocesano, ritroviamo i diaconi nell’ambito della carità, nelle carceri, negli ospedali e in altri servizi a livello di prefettura e di settore. La diaconia si articola quindi in particolare come diaconia della Parola,ì della Liturgia e della Carità.
Eppure, pur essendo tanti i diaconi a Roma, la comunità cristiana non sempre ne conosce l’identità, la missione, il servizio. Probabilmente è necessario ancora crescere, come Chiesa, per valorizzare al meglio questo ministero.
Papa Francesco, ricevendo i diaconi permanenti e le loro famiglie, ne giugno del 2019, ci disse che i diaconi sono chiamati ad essere “custodi del servizio nella Chiesa”; guardando a loro, tutti siamo invitati a riscoprire una delledimensioni costitutive della Chiesa stessa che è il servizio, la diaconia. Infine disse che i diaconi devono essere “umili, bravi sposi e padri, e sentinelle”. Quest’ultima immagine è molto bella. La sentinella vede i lontani, i poveri, i piccoli e aiuta la comunità cristiana a farsi carico dei fratelli che sono nella necessità e nella sofferenza.
Il diaconato di Roma, in occasione di questo quarantesimo anno, vuole ravvivare la testimonianza della bellezza di essere “Custodi del servizio nella Chiesa”.
Roma, 29 maggio 2023
Angelo Card. De Donatis
Vicario Generale di Sua Santità
per la Diocesi di Roma
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