LE APPARIZIONI DELLA VERGINE, UN “GRIDO DI ALLARME” PER I CRISTIANI – I
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“Quando tacciono i segni della terra si fanno vivi quelli del cielo”: è questo, per padre Stefano De Fiores, docente di Mariologia presso la Pontificia Facoltà “Marianum” di Roma, il significato delle apparizioni mariane. Se ne è parlato a Roma in occasione della presentazione del “Dizionario delle ‘apparizioni’ della Vergine Maria”, curato dal teologo mons. René Laurentin con Patrick Sbalchiero per le Edizioni ART.
L’originale francese del volume è stato pubblicato nel 2007 e ora, dopo un lavoro di aggiornamento e l’inserimento di circa un centinaio di nuove voci, arriva al pubblico italiano con una prefazione del Cardinale Roger Etchegaray. “L’importanza delle apparizioni della Vergine – ha sottolineato De Fiores a ZENIT – non sta nel fatto che illuminano o richiamano dati evangelici, ma nel rappresentare un grido di allarme per una comunità cristiana che potrebbe addormentarsi nelle abitudini della vita”.
Il dizionario – 1200 pagine che racchiudono l’annotazione di oltre 2400 apparizioni, tutte quelle che hanno lasciato un qualche segno nella storia – “colma una lacuna e, grazie alla ricca bibliografia, costituisce un utilissimo punto di partenza per il lavoro di altri studiosi”. Può essere, al contempo “interessante anche per i semplici fedeli che sempre più sono interessati a sapere a ‘che punto’ sono Medjugorje o Civitavecchia e qual è il giudizio del magistero della Chiesa in merito”.
A questo proposito va sottolineato che “la Chiesa lascia libertà di recarsi nel luoghi delle apparizioni se ne sente il desiderio”. Anche questo, infatti “concorre al giudizio della Chiesa in quanto la mancanza di ‘frutti’ è di per sé un segno negativo circa i fenomeni che si verificano, insieme ad altri elementi di discernimento come l’ortodossia dei messaggi”. E, anche, l’equilibrio psichico dei veggenti.
di Chiara Santomiero
ZENIT.org
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