La libertà dei figli di Dio
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Solo il distacco dalle cose materiali ci dà la necessaria libertà per seguire Gesù. I beni sono mezzi per garantire una vita dignitosa, non devono diventare idoli, altrimenti si cade nella schiavitù incontrollata.
Chi ripone la sua fiducia nelle cose della terra, allontanando il suo cuore dal Signore, è condannato alla sterilità spirituale e all’inefficacia in quel che veramente importa. Il Signore vuole che ci occupiamo delle cose della terra e le amiamo correttamente: “Soggiogate e dominate la terra” (Gn 1.28).
Una persona, però, che ami disordinatamente le cose della terra non lascia spazio nella sua anima all’amore per Dio.
L’attaccamento esagerato ai beni materiali e l’amore per Gesù sono incompatibili. “Non potete servire Dio e mammona” (Mt 21,33).
Le cose materiali utilizzate impulsivamente e con un attaccamento disordinato possono diventare una pastoia che ci impedisce di avvicinarci a Gesù. E se nella nostra vita non arriviamo a Lui e non viviamo in comunione con Lui, a cosa serve la nostra vita?
Ricordiamo che il giovane ricco preferì rimanere con le sue “quattro cose” che ben presto gli sarebbero sfuggite di mano, piuttosto che rinunciare all’amore totale per i suoi beni e magari di utilizzarli con distacco. Invece lui viveva per i suoi beni materiali e per questo perse l’occasione della vita.
I beni materiali sono buoni perché sono di Dio e a Dio devono ricondurre!
Sono mezzi che Dio ha messo a disposizione dell’uomo fin dalla creazione, affinché ne usasse sviluppando la società con gli altri uomini. Siamo amministratori di tali beni per un tempo limitato, molto breve.
Tutto invece ci deve servire per amare Dio, Creatore e Padre, e tutti gli altri.
Se ci attacchiamo alle cose che possediamo e non facciamo atti di effettivo distacco, se i beni non ci servono per fare il bene, se ci separano dal Signore, allora non sono beni, diventano mali.
Chi mette le ricchezze al centro della sua vita esclude se stesso dal Regno dei Cieli.
San Paolo definisce idolatria l’avarizia insaziabile. Un idolo occupa il posto che solo Dio deve occupare.
Chi non rompe i lacci, sia pure sottili, che lo legano in modo disordinato alle cose, alle persone, a se stesso, si esclude da una vera vita interiore, da un intenso amore con il Signore. Solo il distacco aumenta la nostra capacità di amare Dio, le persone e tutte le cose nobili di questo mondo.
Padre Giulio M. Scozzaro
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