La fede e la preghiera
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Perché la fede possa essere forte bisogna nutrirla. Per questo è importante la preghiera. Perché la speranza e l’amore possano essere forti bisogna nutrirli. Perciò sono importanti la preghiera e la santa Messa. Nella santa Messa ci riempiamo di Gesù, del Suo Amore. Il Suo Amore è d’esempio per me. Non altre persone, ma Gesù. Quando io guardo Gesù mi chiedo come Gesù guarda, come Gesù pensa. Questa è la situazione in cui si trova Pietro quando ha rinnegato Gesù. Cosa è avvenuto? Pietro ha guardato Gesù. Ha guardato il Suo Volto. Ha guardato i Suoi Occhi e si è messo a piangere. Cosa ha visto Pietro sul Volto di Gesù? Ha visto la misericordia, il perdono e l’amore. Questo lo ha guarito.
Invece Giuda cerca di risolvere da solo il suo problema. Senza Gesù. Questo è il suo sbaglio. Non voglio fare nulla senza Gesù. Tutto con Lui. Perciò io prego. Perciò io medito e io penso come pensa Gesù. Penso come Lui mi guarda, non come io mi vedo, perché io posso vedermi in modo sbagliato. Per esempio posso pensare che non sono amato, non sono accettato, che gli altri non mi considerano. Posso anche vedere tutto sbagliato riferendomi agli altri. Invece io mi chiedo come Gesù mi vede. Voglio guardare me stesso con gli Occhi di Gesù.
Io vedo gli altri con i miei occhi. Questo può essere sbagliato, perché l’altro mi offende, non mi piace, è pesante. L’altro può essere anche nemico. Invece Gesù come vede questa persona? Io voglio vedere quella persona dalla prospettiva di Gesù. Adesso quella persona è già diversa. Perciò, quando vogliamo perdonare, è importante non guardare quella persona solo con i nostri occhi, ma guardarla con gli Occhi di Gesù. Prega Gesù: “Gesù aiutami a guardare questa persona con i Tuoi Occhi”. Gesù ci insegna come guardare il prossimo. Come guardarlo in questa situazione. Gesù non perdona sulla Croce, ma prega il Padre per vederli dalla prospettiva del Padre: “Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
L’altra cosa importante è che la preghiera mi cambi, che la Messa mi cambi, che il digiuno mi cambi. “Li riconoscerete dai loro frutti.” Se la preghiera non mi cambia, se la Messa non mi cambia, se non sono diverso dopo la Messa, allora sarò come quel fariseo nel Tempio. Questo può accadere. Può accadere che ogni giorno vado a Messa, prego ogni giorno, sette giorni alla settimana sono davanti all’altare, ma non succede nulla.
Perciò la Madonna ci dice non solamente di pregare, ma pregare con il cuore. Digiunate con il cuore. Celebrate la santa Messa con il cuore. Qui sono importanti due momenti. Il cuore, l’amore, essere innamorato. Se non ho voglia di andare a Messa o alla preghiera io non sono innamorato. Perché chi è innamorato corre e trova sempre il tempo. Pregare con il cuore significa nel profondo. Accade tutto nel profondo. Il seme non rimane sulla superficie, perché altrimenti non c’è quel processo che porta il frutto.
Io posso pregare all’inizio della Messa “perdonami Signore”, ma dopo la Messa io sono disposto a perdonare? Possiamo verificare se questo è entrato nel profondo o se è rimasto in superficie. Ascolto le parole di Gesù? Lui mi dice: “Questo è il Mio Corpo per te”. “Io do Me stesso per te”. E alla fine della Messa: “Và in pace. Và dal tuo prossimo e fa per lui quello che Io ho fatto per te nella Messa”. Perciò la Madonna dice: “La santa Messa sia la vostra vita”. La vita. Non solo durante la Messa, perché la Messa continua. Quando siamo nella Messa questa è la Messa di Gesù per te. Dopo la Messa tu continui la Messa per il prossimo.
Cosa può accadere? Io ricevo Gesù, ascolto le Sue parole, lo ricevo nella Comunione, ma dopo la Messa esco dalla chiesa , vedo la persona che non mi piace, che non sopporto, che mi ha offeso e io giro la testa. Non voglio nemmeno vederla, figurati salutarla e ancora di meno perdonarla. E io ho ricevuto Gesù. Io ho ricevuto Gesù.
Davvero ho ricevuto Gesù? L’ho ricevuto con il cuore, con amore e nel profondo, così che possa avvenire un cambiamento dentro di me, come in Maria? Perché Maria non capisce tutto, “come potrà accadere questo se non conosco marito?” o nel Tempio”perché ci hai fatto questo?”, a Cana di Galilea”Donna cosa ho a che fare con te?”, ma vuole capire; perciò ascolta le Sue parole,le serba nel Suo cuore, così che possano lavorare dentro di Lei, nel profondo, e la cambiano. Lei vuole che questa cosa avvenga anche dentro di noi.
Un altro esempio. Quando vengo a Messa posso venire come quei due discepoli che da Gerusalemme andavano a Emmaus, tristi, disperati: “Noi speravamo.”. Così posso essere anch’io. Per poi entrare nel dialogo con Gesù, andare assieme a Lui, ascoltarLo, riconoscerLo nello spezzare il Pane e ritornare a Gerusalemme diversi. Ritornare a casa diversi. Oppure quel processo che avviene dentro Zaccheo. Zaccheo, guardando dall’esterno, è vicino a Gesù, perché si trova su quell’albero, ma è lontano. Da fuori è vicino, da dentro è lontano. Gesù gli dice: “Zaccheo scendi, perché voglio venire nella tua casa. Voglio essere nel tuo cuore”. Zaccheo Lo riceve con gioia, con il cuore. E Zaccheo cambia.
Ecco, cari amici: questo è quello che la Madonna vuole qui. A Medjugorje non esiste nulla di nuovo. Sappiamo tutto, ma il problema è che sappiamo soltanto. Io conosco le parole di Gesù: “Ama Dio, ma ama anche il prossimo”. Ma io amo Dio? Amo il mio prossimo? Amo me stesso? Io amo il corpo. Quando abbiamo una ferita sul corpo, senza pensare, subito la curiamo. Ma le ferite dell’anima? Io le porto dentro di me. Io porto dentro di me l’odio. Ma allora io mi amo? Non così. La Madonna vuole che cominciamo a vivere quello che sappiamo. Io spero che questo accadrà dentro di voi.
Padre Marinko
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