La dimora sulla terra è una prova dell’esistenza di Dio
Questo articolo è stato già letto819 volte!
È inutile illudersi: la nostra dimora sulla terra è un passaggio ed una prova diretta a farci conquistare Dio; la casa e la famiglia non possono essere dunque che un continuo richiamo a Lui. Il Signore non poteva metterci fra le rose, perché saremmo stati asfissiati dal loro medesimo profumo, non poteva metterci sul soffice perché vi ci saremmo addormentati.
L’uomo, posto nell’Eden, dette pessima prova e si gettò da stolto nelle braccia di satana; Dio l’ama troppo per ridonargli nuovamente l’Eden. Ha formato un giardino fiorito di grazia nella Redenzione, ma fiorito non già per alberi belli a vedersi e saporosi a gustarsi; le piante dell’Eden spirituale sono spine della corona del Re d’Amore e fiori vermigli del Suo sangue. Come Egli ha moltiplicato il suo sacrificio nella S. Messa, così ha moltiplicato il suo Calvario nelle famiglie.
Egli non ha timore, per così dire, di apparire spietato, pur di far raggiungere alla sua creatura il fine per il quale l’ha creata. Non abbiamo qui una permanente dimora ma cerchiamo la celeste; tutto dunque ci sforza a cercare l’Eterna Patria. Siamo continuamente inseguiti dall’Amore di Dio; Egli ha posto la nostra libertà nell’ambiente più proprio a farle conseguire dei meriti, ma la sospinge in tutti i modi perché non ci si fermi.
Ha fatto sì che ogni peccato, ogni colpa, ogni distacco da Lui germini tali fastidi e tali pene, da costringerci a corrergli appresso, anche quando tutto s’è fatto tenebre e oscurità. Per questo tutto quello che è disegno umano ci fallisce, tutto quello che è amore umano s’imputridisce, tutto quello che è gioia umana punge, tutto quello che è aspirazione umana finisce nel disinganno.
È logico che la famiglia, cioè l’ambiente nel quale più viviamo, sia quella che ci offra maggiori spine; se vi trovassimo il nostro pieno appagamento, noi non penseremmo più a Dio, perché riposeremmo interamente o nelle creature o nelle cose materiali. Nel mondo si passa soltanto; nella famiglia si rimane, e le passioni hanno una manifestazione più libera e più profonda. Nelle spine noi ci equilibriamo, e volgiamo il cuore al Signore.
don Dolindo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.