La debolezza di Dio
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Signore, insegnaci a pregare…..
E’ alla preghiera che dobbiamo fare ricorso, perché come diceva S. Agostino: «la preghiera è la forza dell’uomo e la debolezza di Dio».
Quando ci sentiamo afferrati dalla disperazione; quando la vita diventa insopportabile; quando le difficoltà sembrano insormontabili: Padre nostro.
Quando non possiamo più contare su nulla e su nessuno; quando gli amici se ne vanno a uno a uno e nessuno ci dà più una mano; quando ci ritroviamo vuoti, soli, stanchi, delusi: Padre nostro.
Quando ci sembra di aver perso tutto e di aver toccato il fondo, ci resta una sola cosa; ci rimane una possibilità: Padre nostro.
Pregare il Padre! La nostra salvezza. E’ la nostra preghiera non andrà perduta nell’indifferenza generale.
«Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto» (Salmo).
Abbiamo un Padre che ascolta.
Forse non sempre sapremo esprimerci bene; forse non sempre sapremo trovare le parole adatte per una preghiera. Non Importa. Lassù c’è sempre un Padre che vede chiaro, anche nelle situazioni più ingarbugliate e disperate.
Potremo essere anche cristiani deboli e peccatori: ma ci resta sempre la preghiera dei figli verso il Padre.
«Dio non sdegna le nostre domande e non si mostra annoiato; al contrario, una sola cosa gli fa pena: il nostro silenzio»
Giovanni Crisostomo
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