Il Tempo Ordinario
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Con la solennità di Pentecoste si è concluso il Tempo Pasquale; comincia quindi il “Tempo Ordinario”. Questo peraltro non vuol dire che possiamo comportarci come facevamo una volta, quando avevamo la mente e il cuore presi dalle cose del mondo. Non sia mai ciò, perché significherebbe rendere vana la Grazia che abbiamo ricevuto nel sacro giorno di Pentecoste, quando il Signore ha effuso su ciascuno dei credenti lo Spirito Santo, con i suoi Doni divini:
“Spirito di Sapienza e di intelligenza, Spirito di Consiglio e di Fortezza, Spirito di Scienza e di Pietas, Spirito del Santo timor di Dio”. ( Spirito di Sapienza: Dono divino che ci porta a quella saggezza, fonte di tutte le virtù, che ci rende “amici di Dio e profeti” – Spirito di Intelligenza: che ci fa capaci di “intelligere”, comprendere, le realtà spirituali che trascendono la comprensione dell’uomo “materiale” – Spirito di Consiglio: grazie al quale è possibile il “discernimento” e, quindi, stabilire ciò che è bene e quello che non lo è – Spirito di Fortezza: che ci dà la capacità di resistere alle tentazioni e la forza morale di cui abbiamo bisogno nei momenti difficili – Spirito di Scienza: che ci permette di conoscere le verità della fede e di penetrare, per quanto possibile, i misteri del Regno di Dio – Spirito di Pietà: il senso religioso che ci porta ad amare Dio, venerare i santi, suffragare le anime del purgatorio, andare incontro al fratello bisognoso – Timor di Dio: non “paura” del Signore ma il timore di poter compiere qualcosa che possa addolorare, disgustare il Padre e perdere la sua amicizia). Da questi Doni derivano tutti gli altri carismi (da Karis: dono gratuito).
Questi sono i famosi “talenti” di cui parla il Vangelo – che non vanno “sotterrati” (guai se così fosse) ma devono essere amministrati per il bene della Chiesa e per la propria edificazione. Tutti coloro che lo faranno ne vedranno i meravigliosi benefìci perché i frutti dello Spirito sono Amore (per Dio e per il prossimo); Gioia vera; Pace (che ti accompagna sempre); santa pazienza; benevolenza; bontà; Fedeltà (ai santi pincìpi); Mitezza (come Gesù, che era mite ed umile di cuore); Dominio di sé (capacità di autocontrollo e di vincere ogni dipendenza).
Questo è l’inizio di un cammino di santità che ci porta a divenire “amici di Dio” e suoi prediletti.
don Manlio
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