I Testimoni di Geova – Lezione 144
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LA DOTTRINA CATTOLICA SUL PURGATORIO
La comunione dei santi
a) Nel riaffermare la dottrina cattolica sul purgatorio, il Concilio Vaticano Il fa esplicita menzione di un’altra dottrina – quella della Chiesa come “comunione dei santi” – e in base a questa dottrina ricorda che “fin dai primi tempi della religione cristiana la Chiesa dei viatori coltivò con grande pietà la memoria dei defunti e “poiché santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai loro peccati” (2 Maccabei 12, 46), ha offerte per loro anche suffragi.
b) La dottrina della “comunione dei santi” è in- segnata esplicitamente da san Paolo. E’ utile perciò fare una breve analisi di essa in rapporto alla dottrina sul purgatorio. Scrisse l’apostolo:
“Poiché, a quel modo che il corpo è uno, sebbene abbia molte membra, e che tutte le membra del corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, così pure il Cristo. E infatti, in un solo Spirito noi tutti, Giudei o Greci, schiavi o liberi, fummo battezzati per formare un solo corpo; e tutti bevemmo di un unico Spirito.
Ora, il nostro corpo non è composto di un membro solo, ma di molte membra (…).’Iddio ha composto il corpo in modo da dare maggior onore a ciò che manca, affinché non vi sia divisione nel corpo, ma le membra siano vicendevolmente sollecite del bene comune. Così se un membro soffre, soffrono con esso tutte le membra, e se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscano con esso. Ora voi siete il corpo di Cristo e, ciascuno per la sua parte, sue membra” (1 Corinzi 12, 12.24-27).
Spiegazione:
a) San Paolo si serve dell’immagine del corpo (umano) per mettere in luce la solidarietà che deve regnare nella comunità dei credenti, cioè nella Chiesa. In virtù del battesimo e dell’effusione dello Spirito tutti i battezzati, di qualunque provenienze sociale, sono diventati membra di uno stesso corpo San Paolo chiama Cristo questa nuova comunità non certamente il Cristo storico, ma il Cristo in quanto Salvatore, che una volta disse: “Quanto , me, allorché sarò innalzato da terra tutti attirerò a me” (Giovanni 12, 32). Lui Capo e Redentore e quanti credono in Lui, quanti sono attirati da Lui, formano una nuova umanità detta con linguaggio cattolico “Corpo mistico di Cristo”.
b) Come nel corpo umano tutte le membra col lavorano al bene comune, anche se con funzioni diverse, così nel Corpo Mistico. “Così, se un membro soffre, soffrono con esso tutte le membra”.
Questa solidarietà trae la sua origine e la sua efficacia dal battesimo, che dà ai rinati da acqua e da Spirito (cf. Giovanni 3, 5) una nuova vita, una nuova linfa vitale, che anima tutte le membra del Corpo Mistico nel tempo e nell’eternità. Il vincolo che lega i discepoli di Cristo non conosce soluzioni di continuità. “Chiunque vive e crede in me, noi morirà mai” (Giovanni 11, 26).
c) Su questa base biblica, noi siamo certi che i nostri fratelli defunti non sono tornati in uno stato di non-esistenza. Lasciamola ai tdG questi macabra visione. La vita non è stata loro tolta, ma solo mutata. Anche se alcuni di loro devono ancor purificarsi, essi sono membra vive della Gerusalemme celeste.
Tra loro e noi ancora viatori sulla terra esiste il vincolo soprannaturale, che ci fa tutti membra del Corpo Mistico di Cristo. Tra noi e loro vige la legge della solidarietà, della comunione dei santi, vale a dire dello scambio reciproco dei beni e degli aiuti: “Se un membro soffre, soffrono tutte le membra”, e tutte le membra possono e devono alleviare le sofferenze del membro che soffre.
In questa magnifica dottrina dell’Apostolo Paolo la Chiesa Cattolica giustamente vede affermata la sua fede nell’esistenza del purgatorio e soprattutto nella possibilità dei suffragi per i suoi figli defunti perché siano assolti dai loro peccati e liberati dalle pene del purgatorio .
Sì, tutti quelli che sono di Cristo, avendo lo Spirito Santo, formano una sola Chiesa e sono tra loro uniti in Lui (cf. Efesini 4, 16). L’unione quindi dei viatori coi fratelli morti nella pace di Cristo, non è minimamente spezzata, anzi, secondo la perenne fede della Chiesa, è consolidata dalla comunione dei beni spirituali. Parola di Dio!
Padre Nicola Tornese s.j.
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