E’ possibile abbracciare Gesù nei nostri sacerdoti?
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La Madonna utilizza spesso un’espressione che fa riflettere. E’ ovvio che Maria Santissima non ci chiede di prenderli in braccio! Si tratta di un’altra realtà, molto più profonda e benefica.
Avere la possibilità di abbracciare Gesù, cosa possiamo desiderare di più? E Maria Santissima ci invita a farlo! Se avessimo Gesù di fronte a noi, ci precipiteremmo ad abbracciarLo e non vorremmo mai staccarci da quell’abbraccio. E se Lui ci si presentasse nelle sue sofferenze, metteremmo ancora più amore in quell’abbraccio, perché vorremmo consolarlo. Godremmo questo dolce scambio d’amore. Ma torniamo ai sacerdoti. Senza sforzo, il nostro pensiero immagina i sacerdoti nei quali possiamo “riconoscere” Gesù senza alcun problema. Il loro lavoro, il loro zelo, il sacrificio della loro vita, le loro parole… Ci è quindi facile amarli e pregare per sollevarli dai pesi che portano.
Queste parole di Maria Santissima ci confermano che la preghiera per i sacerdoti ed il sacrificio delle nostre vite per loro sono molto apprezzate da Dio e rappresentano per Gesù un vero abbraccio. Ciò rinnova in noi l’entusiasmo e la forza di pregare per loro e di offrire la nostra vita come offerta per la loro santificazione. Vorrei farvi notare che il Cielo non chiede più questi atti solo a qualche anima privilegiata, come nel secolo scorso l’ha chiesto a Teresa Musco, Padre Pio, Conchita, la Piccola Teresa ecc. ma lo chiede a tutti noi! E Maria ci spiega: pregare per i sacerdoti, offrirci totalmente per loro, equivale ad abbracciare Gesù!
Ma come fare per certi sacerdoti nei quali ci è assai difficile riconoscere Gesù? In questi casi è la fede a venirci in soccorso. Maria ci dice che Gesù è la Chiesa. Dio mio! La Chiesa di oggi, è Lui?? Potrei abbracciarlo così? E’ vero che la Chiesa è quella sposa che fa nascere dei nuovi santi, nascosti agli occhi degli uomini, ma è anche ferita da tante piaghe! Piuttosto che correre ad abbracciarla, non ne siamo invece disgustati?
Ma io credo che Gesù sia presente e vivente in tutti i suoi sacerdoti, i santi, i puri, quelli che ci guidano sul cammino verso il Cielo, ed anche in quelli che non sono belli, in quelli che ci feriscono e ci ripugnano… Io, peccatrice, oso lamentarmi? Come vive Gesù, Lui l’innocente, in quei sacerdoti? Cosa prova Lui? Che tormenti, che agonia Lui vive in quei sacerdoti? No, non voglio fuggire davanti alle sue putride piaghe!
Non conosco altra maniera di abbracciare Gesù in persona che quella di pregare per i sacerdoti e per la Chiesa, e di offrire la mia vita per loro. Nella Chiesa, abbiamo tanti bellissimi esempi di maternità spirituale! Sosteniamoci gli uni gli altri per amare la Chiesa! Lottiamo per Lei come lottiamo contro la nostra propria corruzione. Si tratta di una lotta interiore, come interiore è l’abbraccio che possiamo offrire a Gesù attraverso i suoi sacerdoti.
Suor Emmanuel
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