Amami come sei
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“Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le
deficienze e le infermità del tuo corpo; so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti
dico lo stesso:”Dammi il tuo cuore: Amami come sei!”.
Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all’amore, non amerai mai.
Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in
quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non
amarmi. Amami come sei !
In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell’aridità,
nella fedeltà o nella infedeltà; Amami… come sei.
Voglio l’amore del tuo povero cuore: se aspetti di essere perfetto non mi
amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino
radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono lo l’Onnipotente? E se
mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero
amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore? Tu:
Amami come sei.
Figlio mio, figlia mia, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio
col tempo trasformarti, ma per ora ti amo come sei e desidero che tu
faccia lo «tesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire
l’amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l’amore dei poveri e dei
miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: “Gesù
ti amo”,
Voglio unicamente il canto del tuo cuore: non ho bisogno né della tua
scienza né del tuo talento. Una cosa sola m’importa: vederti lavorare con
amore.
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