Il ringraziamento
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Quando si parla di gratitudine va ricordato che il ringraziamento autentico e leale è la manifestazione della verità, soprattutto nei riguardi di Gesù e della Madonna per quanto ci donano di continuo, ma anche verso i genitori responsabili e spirituali, verso i figli che si comportano con maturità, verso i parenti e i conoscenti che in qualche modo ci hanno fatto del bene.
Si dice “grazie” spesso durante il giorno, anche quando si paga qualcosa, scambiandolo per un omaggio. Si ringrazia per cortesia, dovrebbe però essere il rivenditore a ringraziare il cliente e non il contrario. Naturalmente anche nel cliente c’è l’euforia incontrollata del momento e ringrazia, magari senza pensare ai soldi spesi, forse è concentrato sul materiale acquistato.
Il ringraziamento di Gesù ha caratteristiche soprannaturali che la persona lontana da Lui non riesce ad immaginare. Le persone spirituali possono invece in qualche modo capire il motivo del ringraziamento di Gesù al Padre, perché anche loro avvertono la necessità di ringraziare Dio per i beni ricevuti.
In questa circostanza Gesù ringrazia il Padre per l’esaltazione dei piccoli del Vangelo. Sono quelle persone che la società egoista, cattiva, pagana, non ama né sopporta nonostante la loro inoffensività. Cosa hanno queste persone di così spregevole da attirarsi il loro odio?
Proprio la reazione dei cattivi senza un motivo giustificabile, è la prova che i piccoli esprimono uno spirito buono e puro.
Non è tanto il vedere fisicamente i piccoli che fa scattare la rabbia incontrollata dei cattivi, anche il solo pensare ai piccoli li turba e questo è il contrasto tra Bene e male, ma i cattivi non se ne rendono conto. Essi seguono con obbedienza i pensieri distorti e si convincono che il male compiuto da essi è addirittura cosa buona.
“Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Questa è la risposta di Dio. Egli si rivela ai buoni, a quelli che lottano e seppelliscono l’orgoglio per riuscire a praticare il Vangelo. Vigilano su quanto avviene attorno e soprattutto interiormente per non trovarsi vinti dai pensieri falsi che sorgono come ispirati.
I grandi di questo mondo non contano nulla davanti a Gesù Cristo e sono premiati quelli capaci di agire con ipocrisia e orgoglio.
Il mondo va al contrario rispetto al Vangelo, ai Comandamenti, alla Volontà di Gesù!
Ogni giorno ci sono molte occasioni per mostrarsi buoni, sinceri, umili, docili e affettuosi. Dobbiamo pregare di più, con maggiore fiducia e recitare il Santo Rosario. Soprattutto perché oggi inizia la Novena all’Immacolata Concezione e non vogliamo trascorrerla senza una vicinanza più forte con la Madre di Dio.
In questi nove giorni prepariamoci alla più grande Solennità mariana, ringraziamo anche con parole spontanee questa grande Madre!
In questo giorno sono stato ordinato Sacerdote e chi prega per me, mostra anche di seguire con fedeltà la sana dottrina della Chiesa.
Padre Giulio Scozzaro
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