Dialoghi sulla fede – V
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Voi avete la possibilità di ritornare nelle braccia di Dio, se solo lo voleste ….
+ Non sono d’accordo Bravo, il tema sollevato da Luis sul’identità della civiltà occidentale – come ha detto lui stesso – è “strettamente connesso” a questo forum. Luis è un uomo di una sensibilità e sottigliezza unica (come si vede che non lo conosci!) e non ha affatto detto che la civiltà occidentale è perfetta (anzi ha fatto riferimento ai suoi “limiti e difetti”). La sua domanda allora non può essere fraintesa, e la ritengo perfettamente in linea con quella posta da me: qual’è la nostra IDENTITA’? Non sarà mica che ABBIAMO RINUNCIATO ad avercela?
Prendiamo Fotone (a cui chiedo scusa, lo tiro in ballo solo perché il caso è emblematico). Qual è la sua identità? Per lui va bene tutto: che il mondo sia opera del caso, di un Dio o di “gozilla”, per lui non fa differenza. Ogni ipotesi è UGUALE. Più volte (nel forum sul Codice Da Vinci) gli ho chiesto: “Ma insomma, non ho ancora capito se tu credi o no alla divinità di Gesù?”. E lui ovviamente che mi ha risposto? Ogni ipotesi su Gesù (anche quelle opposte tra loro) per me vanno bene.
Questo cosa significa? Avere una conoscenza enciclopedica certo, ma fare come un minestrone di tutto, mettere tutto sullo stesso piano, credere a tutto ed al contrario di tutto (relativismo): in definitiva NON VOLER AVERE NESSUNA IDENTITA’ (non prendere nessuna posizione). Ma si può vivere senza una identità? Come vi spiegate che questo sito di Nicola ha tanto successo? Perché risponde ad un nostro BISOGNO DI IDENTITA’: quella di “sentirsi catanzaresi”.
Forse riscoprire la propria identità di “catanzaresi” è offensivo verso i fiorentini? Ed allora perché – caro Bravo – riscoprire la propria identità “occidentale”, dovrebbe essere offensivo verso gli irakeni? O riscoprire la propria identità “cristiana”, offensivo verso i mussulmani? L’unione tra fede e ragione – su cui è fondata la nostra civiltà occidentale (grande Luis, non ci avevo mai pensato!) – è proprio quella in cui io credo. La fede ha bisogno della ragione per non diventare fanatismo o legalismo, e la ragione ha bisogno della fede per non diventare tristissimo irrazionalismo ateo!
+ Il Papa non sostenne INFALLIBILMENTE che Galileo aveva torto, perchè l’INFALLIBILITA’ del Papa si applica solo ai suoi pronunciamenti ex cathedra (i c.d. DOGMI: Gesù è Dio, ecc.), non a tutto ciò che dice. Che la Chiesa non è INFALLIBILE in tutto poi, tral’altro lo dice da sempre la chiesa stessa, visto che gli stessi Papi hanno sempre parlato di Chiesa “sancta et meretrix”.”Meretrix”, capisci? (Ma è anche “sancta” perchè se non vai in Chiesa ti dimentichi di Dio).
Insomma Bravo, come ho detto più volte tu mi stai simpatico, ma questi tuoi giudizi generalizzati (la Chiesa fa schifo! L’Occidente fa schifo!) assomigliano un pò a quando si dice: “Tutti i comunisti fanno schifo!”. … Tu dici di essere “razionalista”, allora “ragiona” con un pò più di calma. E poi non ti dimenticare che – da me più volte sollecitato – non hai nemmeno tentato di dimostrare le “ragioni” per cui il mio esempio dell’orologio non sarebbe valido (e quindi il tuo ateismo logico). Se non vuoi rendere “ragione” delle tue convinzioni, che “razionalista” sei?
No, ti prego, se devi rispondere rielencandomi tutti gli errori della Chiesa (tralasciando volutamente tutte le MIGLIAIA di santi che – in TUTTE le epoche storiche – NELLA CHIESA sono fioriti), lascia stare. Se invece vuoi “ragionare” con me (come fa Fotone), ne sarò onorato. A proposito di santi, nessuno ha risposto ancora alla mia domanda: fatemi un “nome e cognome” di una persona atea la cui capacità di amare sia paragonabile a quella di Madre Teresa. Perchè nessuno mi fa questo “nome e cognome”? Sono curioso … Un saluto affettuoso a tutti. Antonio.
+ Bè, Ulisse e Pietro Valdo certo non erano atei, quanto a Gino Strada e Che Guevara (con tutto il rispetto per entrambi) non credo siano paragonabili – PER CAPACITA’ DI AMORE – a Madre Teresa di Calcutta. … Quanto al discorso sulla civiltà occidentale, ancora non lo avete capito che “la civiltà islamica fa schifo”? Sì, avete letto bene: l’Islam fa schifo”!
Bene, quando ho detto “l’Islam fa schifo” (ovviamente non lo penso), tutti voi non vi siete rivoltati sulla sedia? Bene, vorrei farvi notare una cosa: Bravo ha detto per ben due volte che “la civiltà occidentale fa schifo”, e nessuno di noi si è sentito offeso. Cosa significa questo? Che come giustamente ha osservato Luis, abbiamo PERSO LA NOSTRA IDENTITA. Siamo pronti a difendere l’identità degli altri, ma non la nostra! Altrimenti “l’Occidente fa schifo” sarebbe suonato come un’offesa a noi stessi: come se qualcuno ci dicesse “tua mamma fa schifo!”.
E poi Fotone, io non volevo dire che tu devi “credere” solo perchè battezzato ed occidentale, ma che però – in materia religiosa – devi prendere una posizione (non puoi dire: per me va bene tutto ed il contrario di tutto).
Ed infine un’ultima cosa. Fino ad ora io ho sempre parlato del messaggio di Cristo in negativo: lui è contro il capitalismo romano, contro l’irrazionalismo ateo, il comunismo zelota, il legalismo dei sommi sacerdoti. Ma la cosa più bella del Suo messaggio è quello che ci dice IN POSITIVO: su Dio e sulla nostra vita (ed è a questo che io dedico la maggior parte del mio lavoro).
Se volete avere un esempio collegatevi al sitohttp://mio.discoremoto.virgilio.it/aparolemiainvivavoce: lì potrete scaricare un file mp3 di soli tre minuti dove io racconto – con la mia voce – i passi biblici della Messa di Domenica rielaborati “a parole mie” (potete scaricare anche l’elenco completo dei miei scritti, se ve ne interessa qualcuno). Se vi va ascoltate questo mio lavoro, non dico con animo da credenti, ma quanto meno con spirito libero da pregiudizi.
+ Innanzitutto un saluto a Sentinella, che con la sua osservazione intelligentissima del “niente nasce dal nulla”, direi che ha proprio stretto Fotone alle corde (molto più dei miei lunghissimi ragionamenti!). Caro Fotone, la tua capacità logico-istrionica ha del sensazionale (l’ho sempre detto che sei un grande!).
Tu infatti dici a Sentinella “condivido che l’esistenza di Dio puo’ essere lecitamente ammessa (solo) per FEDE”, ed invece Sentinella ha detto testualmente l’opposto: “pensare all’opera di un Creatore è la risposta più LOGICA”! … E poi gli dici che il concetto di Dio è solo un modo “per assegnare un nome alla nostra IGNORANZA”, quando a Sentinella (che ti chiedeva come il mondo può spuntare dal nulla) tu stesso hai ammesso la TUA IGNORANZA (“non ho risposte”)! … Come al solito riesci a dire tutto ed il contrario di tutto.
Noi però almeno una spiegazione (non empirica ma) LOGICA sull’origine del mondo ce l’abbiamo (Dio), tu invece – come hai ammesso – “non hai risposte”. Mi sa che allora sei tu che hai bisogno di “dare un nome alla tua ignoranza”. E forse allora quella parolina “caso” (che di per se non significa niente), serve proprio a questo: a dare un nome a quella che tu stesso hai ammeso essere “la tua ignoranza”.
I tuoi ragionamenti relativisti insomma, dimostrano che l’autocreazione è solo un “artificio logico” costruito (quello sì in modo autoreferenziale!), pur di non ammettere (quella che Sentinella giustamente ha definito) la possibilità “più logica”: siamo figli di Dio.
+ Giusto per restare in tema mondiali, se uno tifa per l’Italia o per l’Paraguay, forse sta offendendo gli altri popoli? O come direbbe Fotone, si sta chiudendo nei suoi “pericolosi nazionalismi”? Ho usato questo esempio sportivo, abbastanza banale, per far capire che avere una identità (di occidentali, di cristiani, ecc,) non significa assolutamente voler schiacciare gli altri: ma semplicemente ESSERE SE STESSI. Anzi amare gli altri: ed ALLO STESSO TEMPO se stessi. O come diceva il mio Maestro: “amare gli altri COME se stessi!”.
+ Siamo alle solite, Fotone. Di fronte ad un mondo-orologio così ben assemblato e spuntato dal nulla, tu dici: “non lo so, potrebbe essere stato Dio, ma potrebbe anche essere stato il caso, ehm, ma effettivamente “non lo so” come il caso possa creare le cose dal nulla, allora potrebbe anche essere stato Dio, oppure qualche altra cosa che “non so cosa sia”, ma comunque anche l’ipotesi di questa seconda cosa che “non so cosa sia” è equivalente a quella di un Dio!”. … Tu non sei un uomo: sei un genio!
Mi appello di nuovo alla vostra onestà intellettuale. Possibile che non c’è nessuno di voi disposto ad ammettere una cosa così ovvia: che il mondo-orologio fatto da un Orologiaio è l’ipotesi “più logica”? E’ così difficile cambiare idea?
+ Scusa Fotone, tu scrivi: “le due possibilita’ sono tutte e due possibili, come ho SEMPRE detto”. No Fotone, tu fino ad ora hai detto un’altra cosa: che le due possibilità sono UGUALMENTE possibili (che è molto diverso). Che le due possibilità sono tutte e due possibili l’ho sempre detto anche io. Solo che la prima (i pezzi del mondo-orologio che si ritrovano per caso) mi sembra una possibilità solo teorica, astratta, improbabile, la seconda (Creatore) invece è molto più probabile, concreta e logica.
Se sei disposto a togliere quell’ “UGUALMENTE” allora (come hai già fatto nell’ultimo messaggio), e ad ammettere che la possibilità del Creatore è PIU’ probabile e logica dell’altra (che comunque rimane possibile), io sono d’accordo: e finalmente avremmo trovato un punto d’incontro …
+ Scusa Antoniobiam tu mi accusi di aver “fatto la classifica dei buoni”, ma non è vero: io sto cercando certo di distinguere tra verità ed errore logico (il caso che crea), ma senza mai giudicare LE PERSONE (buoni e cattivi). E poi – se credi nella “tolleranza” – perchè affermi che l’Occidente ha “qualcosa di buono: che di sicuro non è la religione”? Bell’esempio di rispetto e di tolleranza verso i credenti!
Insomma tu ti rifiuti di credere, ti rifiuti anche di ragionare sul piano della “logica” (mi dici: “non rispondermi con storielle logiche”), allora che ti devo dire? Resta nel tuo bel mondo pieno di certezze non discutibili (nemmeno sul piano della logica). Se questa è la tua scelta, posso dirti solo una cosa: MI DISPIACE (ringrazio invece tutti quelli che su questo forum – e sono praticamente tutti gli altri – credono nel dialogo, se è rispettoso)
+ E no Bravo, ancora a dire che io ho la “mania della conversione”. “Conversione” deriva dal greco “metànoia” che significa letteralmente “cambiare idea”. Cosa c’è di così scandaloso nel cercare – se si è convinti dell’errore di alcuni – di provare a far loro “cambiare idea”? Sempre se lo si fa senza insistere, ma ragionando e rispettandoli?
Dai Bravo, tu sei troppo colto e rispettoso degli altri, per non renderti conto che rifiutarsi di “ragionare” su qualsiasi tema (e quindi anche sull’origine del mondo e l’esistenza di Dio), può significare solo aver paura di essere costretti a “cambiare idea”. Se vuoi, dimostrami che per te non è così. … Non è una sfida, ma una manifestazione di stima.
+ Ovviamente condivido e soprattutto sono “ammirato” (non altrettanto ovviamente) dalla puntualità logica di Sentinella (senza per questo nulla togliere a quella degli altri). Vorrei aggiungere una cosa sulla questione dell’ “identità di UOMO”. Ovviamente sono d’accordissimo. Non a caso Gesù Cristo poneva al centro di tutti i suoi discorsi l’UOMO (diceva: “si possono anche non rispettare i sabati, ma si deve sempre rispettare l’UOMO”!). Ed anche Giovanni Paolo II in ogni suo discorso – praticamente una parola sì e due no – pronunciava sempre la parola “UOMO”.
La domanda che vi pongo però è un’altra: “Si può essere veramente UOMINI, senza mai porsi SERIAMENTE l’interrogativo “da dove veniamo?”. Accontentandoci di risposte tristi ed improbabili (dal caso), oppure frutto di elucubrazioni mentali (da un “non so che sia”) ?… Ammettete per un momento che – come in una botta di lucidità improvvisa – vi rendeste conto che ha davvero ragione la religione (Dio è nostro Padre, ci ha creati e ci ama!). Se fosse così (ed è così), l’identità di “uomo” di chi si rifiuta di accettare il proprio Padre, non sarebbe a dir poco “monca”? Non mancherebbe del suo aspetto fondamentale? Di Colui che ti ha creato e ti sostiene?
Può un “figlio” avere una piena identità di UOMO, se taglia completamente i ponti con suo Padre? Con le sue origini? Fregarsene di Dio (illudendosi che il mondo possa essersi autocreato da solo), non significa – in fondo – tagliare i ponti con la propria “identità di uomo”? Ed in pratica perderla? … Al contrario invece ammettere di essere “figlio di Dio”, significa ridurre – o al contrario elevare – la propria dignità di “uomo”? … Insomma, ad avere un Padre, ci si perde o ci si guadagna? … Per favore non rispondete col solito ricorrente discorso iperelativista (questo vale solo per chi ha fede, ecc.). Qui se ho ragione io, quello è il Padre ANCHE TUO, E TUO, E TUO (non solo mio). E tu (andando dietro a castelli logici come il mondo autocreato dal caso, ecc.), gli stai voltando le spalle !
+ Caro Bravo, innanzitutto permettimi di ringraziarti: hai dato a tutti – e prima che a tutti a me – una grande lezione di umiltà. E non credo – come dice Fotone – che tu l’abbia fatto “per quieto vivere” (se avessi cercato il “quieto vivere” sarebbe stato più facile uscire dal forum). Solo i grandi sono capaci di rimettere in gioco le loro idee: e tu con questo gesto, hai dimostrato di essere veramente un grande (lo penso davvero). Sono però abbastanza esperto per intuire, che è ancora molto presto per cantare vittoria.
Antonio Di Lieto – BellaNotizia
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