Sacerdote deve essere un altro Gesù
Questo articolo è stato già letto1102 volte!
Il Sacerdote dev’essere un altro Gesù, e con questo è detto tutto; un altro Gesù, non solo per l’altissima dignità della quale è rivestito, ma anche per la vita santa, tutta modellata su quella del Redentore. Il demonio prende di mira specie i Sacerdoti, e li tenta con maggiore furia, proprio per sfigurare in essi l’immagine di Gesù Cristo.
Quando è riuscito a farli cadere, cerca renderli insanabili nel loro malanno: scuote la loro fede, prospetta il male con colori affascinanti, e per impedire che possano umiliarsene, fa loro credere di essere stati vittime di un inganno, di essersi decisi ad abbracciare lo stato ecclesiastico senza vocazione, d’essere perciò scusabili nelle loro colpe e miserie che dicono esigenze di una natura compressa da un’oppressione ingiusta.
Con queste e simili turlupinature li spinge all’apostasia o alla disperazione; fa loro vedere con fosche tinte lo stato ecclesiastico, esagera le debolezze di quelli che v’appartengono, acuisce il risentimento per i veri o pretesi torti ricevuti, eccita i nervi, accende la fantasia, sconvolge i sensi, prepara diabolicamente l’occasione di uno scandalo capace di fuorviarli, e non è contento che quando li ha completamente perduti.
O Sacerdote di Dio, non fare il triste gioco di satana, vigila su di te, prega, sii fedele ai tuoi doveri, affidati a Mamma Maria, come alla Madre tua, e quando preghi, quando celebri, quando compi le opere sante del ministero, domanda incessantemente a Gesù di essere fiore suo, reciso dal mondo, posto sull’altare, sfrondato per suo amore, e fecondato dalla grazia. Egli ti accenda del fuoco divino, ti renda lampada ardente e fonte perenne di bene, ti animi coi movimenti della sua vita, ti faccia santo ed eternamente beato.
don Dolindo Ruotolo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.