Dio fa così con le anime predilette
Questo articolo è stato già letto1976 volte!
Volendo il Signore rendere feconda la terra di mille meraviglie, la fece emergere dalle acque. Essa fu per un tempo arida e sterile, ma poi Dio l’arricchì di una magnifica vegetazione. Egli fa così nelle anime predilette dal suo amore quando le vuol rendere soprannaturalmente feconde: le inaridisce, ritira loro le grazie sensibili e le desola.
L’anima ridotta così in uno stato di angoscia, geme e si turba, credendosi abbandonata dal Signore. Ma proprio quando più soffre, la voce di Dio risuona sopra di lei e la chiama ad una vita novella.
Nel campo della grazia l’uomo segue lo stesso cammino di quello naturale, benché diversamente: è creato da Dio come cielo e come terra, perché è formato di anima e di corpo, è pieno di aspirazioni celesti e d’inclinazioni terrene, è libero ma è come un caos, ed ha bisogno della parola di Dio per ordinarsi al bene.
La luce della Fede lo illumina e si separano in lui nettamente le tenebre del male dal fulgore del bene, le attività naturali dalle soprannaturali; il cielo è il limite di questa separazione, poiché quello che è ordinato alla vita eterna è soprannaturale, e quello che è ristretto alla terra è naturale.
L’anima è inaridita, è sottoposta alle prove, è flagellata dalle tempeste, perché si rassodi nella Fede e produca poi i frutti della vita eterna.
Le acque delle passioni che la inondano cedono il posto alle attività della grazia, ed anche nel cuore più tempestoso si formano a poco a poco le oasi della stabile serenità, dove l’anima produce il buon frutto per la gloria di Dio e per la propria salvezza.
don Dolindo Ruotolo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.