I visitatori ci scrivono . A proposito della manovra.
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Pubblichiamo la lettera di una visitatrice – anche se in verità sembra un po’ troppo aspra – sperando che qualcuno sappia dare le risposte desiderate.
Quando i giudici del tribunale di Norimberga chiesero a un capo delle SS come aveva potuto far uccidere tanti bambini ed assistere impassibile alla loro morte pur essendo, a sua volta, padre di famiglia, questi rispose che il suo era un lavoro che non tutti potevano fare e che bisognava essere molto forti nel dominare le proprie emozioni.
Dopo l’approvazione della “manovra” alla camera dei deputati, Monti ha affermato:”Ci sono cose che non devono farmi alcun effetto, altrimenti non sarei in grado di adempiere alla temporanea funzione che mi è stata attribuita’’. Stesse agghiaccianti parole.
Ma le affermazioni sul dopo manovra non finiscono qui. Bersani ha chiesto al governo che ”a seguito della riforma delle pensioni e con i risparmi ottenuti si affronti immediatamente il tema degli ammortizzatori sociali.” Ma non ci avevano detto che i risparmi ottenuti con la riforma servivano a finanziare lo stato italiano per salvarlo dalla bancarotta? Ma non ci avevano detto che questa riforma era iniqua, ma assolutamente necessaria perchè non c’ erano più soldi nè per pagare le pensioni nè per pagare i dipendenti pubblici?
E poi cosa significa iniquo, ma necessario? Io non lo posso capire perché se a me si chiede di fare una cosa iniqua o ingiusta, io non la faccio per nessuna ragione al mondo neanche se mi tagliano una mano o se mi ammazzano. Come mai invece questi qui sono tutti concordi nel dire che si può fare una cosa iniqua perchè è necessaria. Necessaria per andare all’ inferno dritti e filati di sicuro, necessaria per il proprio paese come si può ben vedere non lo è visto che già stanno pensando di spendere non i soldi, ma la vita che ci hanno rubato.
Questo dimostra chiaramente che la filosofia dell’ iniquo, ma necessario è sempre assolutamente falsa. Se una cosa è iniqua non è possibile che sia anche necessaria, In realtà questo non è un governo tecnico, ma un governo che, con il pretesto della “oggettività” dei fenomeni economici, intende fondare una nuova pericolosissima filososofia………
…….. Intanto va subito detto che i fenomeni economici non sono nè oggettivi, né neutrali. Anche perchè i fenomeni economici (e specialmente quelli finanziari) non sono calamità naturali, ma scelte di uomini. Quindi è chiaro che il solo voler considerare i fenomeni finanziari come ineluttabili e ineludibili rappresenta già un filosofia. Sbagliata certo, ma filosofia, non tecnica neutrale.
Inoltre mi sembra che, forse inconsapevolmente, questi signori siano tutti benthamisti puri. Cioè seguaci di quella filosofia utilitaristica che prevede che non è morale ciò che è etico, ma è morale ciò che è utile. Ognuno vede come il limite di questa filosofia stia nel fatto che non si sa chi debba essere a determinare ciò che è utile (io stesso? Hitler? Mario Monti?), mi pare evidente che un simile presupposto non possa che precipitare tutti nel buio dell’ incertezza, quando non serve (o meglio non diventa utile) a qualche dittatore come in questo caso.
È curioso osservare come nel 1800 ad Edimburgo i protestanti separatisti di stretta osservanza non rivolgessero più la parola ai benthamisti dichiarati, anche se rivestivano posizioni elevate, perchè dicevano, con ragione, che il benthamismo era quanto di più anticristiano si potesse immaginare (si veda il bellissimo romanzo: “il mio amico Jhon” do Robert Louis Stevenson).
Ora si sono fatte molte parole sulle filosofie ispiratrici del nazismo, ma io credo che alla radice ci fosse anche una buona dose di benthamismo. Infatti Hitler cominciò a far uccidere gli invalidi quando, conti alla mano, si accorse che costavano troppo.
Vedo con raccapriccio che questa filosofia anzi questa follia sta portando agli stessi risultati anche l’Italia di oggi.
Tornando al problema dell’ aumento dell’ età pensionabile a fronte dell’utilizzo di questi fondi così creati per finanziare gli ammortizzatori sociali, non vorrei essere tacciata di egoismo.
Infatti io sono convintissima che in Italia ci debbano essere ammortizzatori sociali per mitigare gli effetti della disoccupazione di tutti, ma non sono d’ accordo che il costo degli ammortizzatori sociali debba essere pagato con la vita di quelli che devono andare in pensione o con la riduzione in miseria dei pensionati stessi ai quali non viene più indicizzata la pensione. E’ evidente che il costo degli ammortizzatori sociali dovrebbe prima di tutto essere foraggiato da quelle imprese che hanno delocalizzato la produzione, da quelle imprese che licenziano o fanno licenziare i dipendenti di qualche ditta appaltatrice, da quelle imprese che continuano ad usufruire di contributi statali a perdere (almeno gli togliessero questi), e in ogni caso dall’ IRPEF di tutti, non soltanto dalla vita di qualcuno.
E quello che hanno fatto sarebbe già grave se le pensioni fossero pagate dallo Stato in pura perdita (come pare sia convinta il ministro FORNERO), ma è ancora più grave se si pensa che i lavoratori hanno versato per 35 – 40 anni il 33% del loro stipendio, mantenendo già a loro spese tutta l’ assistenza che grava sull’ Inps e mantenendo a loro spese tutta l’ Italia (comprese le aziende per le quali lavorano) con il loro IRPEF, visto che sono gli unici a pagarlo.
Quanto all’ICI sui beni ecclesiastici, abbiamo visto tutti come di un falso problema si riesca a fare una montagna quando ci sono i radicali di mezzo. Inutile dire che essi rappresentano (e hanno sempre rappresentato) la longa mano della Confindustria.
Però mi domando, perchè la CEI non ha contrastato il governo Monti? E come mai persino i lettori di Famiglia Cristiana hanno definito al 65% questa manovra iniqua, ma necessaria?
Donatella Savasta
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