La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Famiglia › Il dialogo con i figli deve partire dai genitori

Il dialogo con i figli deve partire dai genitori

21 Aprile 2013 | Filed under: Famiglia, Genitori
     

Questo articolo è stato già letto1228 volte!



Il confronto della verità

I nostri figli hanno colto i nostri limiti, i nostri di­fetti e compromessi, i nostri tradimenti e le no­stre falsità e per questo prendono a “calci” tutto e tutti. Quando vengono traditi dentro, danno un “calcio grosso” soprattutto alla loro vita. Sono tante piccole cose di cui voi forse non vi siete neppure accorti perché, pensavate, “mio figlio non vede, non capisce”. E invece siamo noi che non vedevamo loro, non capivamo loro.

Se aves­simo avuto il coraggio di dire: «Sì, ho sbagliato, sono stato uno “stupido”, un debole, perdonami», vostro figlio vi avrebbe perdonato, perché tutti siamo peccatori, anche lui lo è. I vostri figli sono più buoni di voi perché sono più veri, più genuini, ma non hanno trovato il confronto della verità. La verità è che voi non siete stati dei modelli di vita autentica, sincera. I figli non pretendono la perfezione dai genitori, ma desiderano la since­rità, perché il cuore dei bambini e degli adole­scenti cerca la conferma della verità, della coerenza.

Ma ora non sentitevi in colpa, non vo­glio questo: tutti siamo poveri e peccatori, ma dobbiamo riconoscerlo. Sapete perché in Comu­nità stiamo bene insieme? Perché mettiamo in comune non le nostre doti, le nostre qualità, la nostra santità, ma perché mettiamo in comune “sul tappeto” i nostri limiti, i nostri difetti, le no­stre piaghe aperte. Allora questo ci rende com­passionevoli e buoni gli uni verso gli altri, ci rende più pazienti, perché il “tuo” peccato è il mio, le “tue” miserie sono le mie.

Tutte le sere i ragazzi, dopo il Rosario e la lettura della Parola, si siedono in cerchio e raccontano la loro giornata, parlano di sé, condividono. A chi? Ai fratelli che vivono con loro. Sono loro i “maestri” gli uni degli altri, lo “psicologo” l’uno dell’altro. Insegniamo loro a li­berarsi, nella pace, nella verità e nel perdono, dal peso dei compromessi che rimanendo dentro dì noi diventano tristezza, diventano motivo per scappare.

Quello che ho fatto di male mi ritorna in mente, mi occupa i pensieri, mi “martella” il pensiero, la coscienza, mi da fastidio… e allora cosa faccio? Scappo! Così è incominciato tutto: i vostri ragazzi dovevano dirvi delle cose, ma non hanno saputo o potuto dirvele quando avevano dodici anni, dieci anni, otto anni, perché senti­vano urlare papa e mamma, perché non c’era tempo per dirsi delle cose nella pace, nella verità, nel perdono.

Si sono tenuti tutto dentro, hanno macinato, ingoiato, sofferto con rabbia, con vio­lenza, e poi sono scappati perché erano stanchi, non ce la facevano più. Il papà non aveva tempo per ascoltare: «Stai zitto, sono stanco. Cosa vuoi? Lavoro tutto il giorno, ti mantengo, porto a casa i soldi!». E la mamma: «Non parlare, la­sciami guardare la telenovela, zitto!».

E tutto questo ripetuto una volta, due, dieci… poi, quando crescono, i genitori ad un certo mo­mento dicono: «I miei figli non dialogano». Ma pensa a quante volte gli hai chiuso la bocca, ma­gari sin dai primi mesi di vita: già da piccolo ogni volta che piangeva gli “chiudevi” la bocca col “ciuccio”. Poi, crescendo, hai continuato ripetendogli sempre: “Stai zitto!”. Lì è “nato” il potenziale drogato perché è iniziata la sfiducia, la spaccatura tra genitori e figli, il mutismo.

Una volta, quando tornavo a casa in treno, ho assistito a questa scena: un bambino di quattro anni, mentre il treno correva, guardava fuori dal finestrino e chiamava continuamente la mamma dicendole: «Mamma, mamma, guarda che bei fiori!». La mamma stava leggendo un libro, e per tre o quattro volte non ha mai risposto. Poi, fi­nalmente, apre la bocca e dice: «Stai zitto un momento, lasciami stare!».

Tra me riflettevo: quel bambino crescerà e quando avrà quindici anni non parlerà più con sua madre, diventerà “muto”, e allora i genitori diranno: «Non dialoga mai con noi!». Ma non gli è stata data la possi­bilità di aprirsi quando “parlava”. Dovete diven­tare sensibili, veri, e come genitori avere il coraggio di dire: «Cos’hai da dirmi?», e lui: «Sai, mamma, ti volevo dire che l’altro giorno, quando hai risposto così freddamente al papa, ci sono ri­masto male. Poi vai dappertutto, vai di qua e di là, ma non ti prendi cura del papa, di noi».

I vostri figli vogliono vedere dei genitori con degli occhi luminosi, sorridenti, in pace con loro stessi, uniti. Desiderano solo vedere voi felici: la loro vita è nella vostra gioia!

Madre Elvira Petrozzi


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA