Via Crucis “Sulla via della Croce”
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Riflessioni di don Tonino Bello
- Gesù è condannato a morte
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[21]Allora il governatore domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci?”. Quelli risposero: “Barabba!”. [22]Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!” (Mt 27). Gesù non è vittima della forza del destino; è salito sulla croce perché l’ha voluto. La sua accettazione non è rassegnazione passiva, ma è accoglimento della croce, è accettazione della volontà del Padre. E’ una visione bellissima, che ci schioda dalla situazione di condannati a vita.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù è caricato della croce
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[31]Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo (Mt 27). L’accoglienza porta diritto al cuore del crocifisso. Dobbiamo accogliere il fratello come un dono, non come un rivale o un possibile concorrente. Accogliere il fratello con tutti i suoi bagagli, perché non ci vuole molto ad accettare il prossimo senza nome, contorni, o fisionomia. Ma occorre una gran fatica per accettare chi abita di fronte a casa mia.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù cade la prima volta
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[15]I miei nemici godono della mia caduta, si radunano, / si radunano contro di me per colpirmi all’improvviso. Mi dilaniano senza posa, / mi mettono alla prova, scherno su scherno, / contro di me digrignano i denti (Sal 36). Se è vero che la croce è l’unità di misura di ogni impegno cristiano, dobbiamo fare attenzione al pericolo che stiamo correndo: quello che san Paolo chiama “lo svuotamento della croce” la croce rimane sempre al centro delle nostre prospettive, ma noi vi giriamo al largo, come quando si sfiora una città passando dalla tangenziale. L’automobile corre sulla strada, si dà un’occhiata ai campanili, ma tutto finisce lì.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù incontra sua madre
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[34]Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione [35]perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2). Santa Maria, donna dell’ultima ora, quando giungerà per noi la grande sera e il sole si spegnerà nei barlumi del crepuscolo, mettiti accanto a noi perché possiamo affrontare la notte. E’ una esperienza che hai gia fatto con Gesù, quando alla sua morte il sole si eclissò e si fece gran buio su tutta la terra. Questa esperienza, ripetila con noi. Piàntati sotto la nostra croce e sorvegliaci nell’ora delle tenebre.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù è aiutato da Simone di Cirene
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[32]Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui (Mt 27). Se è vero che ogni cristiano deve accogliere la sua croce, ma deve anche schiodare tutti coloro che vi sono appesi… Pertanto, non solo dobbiamo lasciare il “belvedere” delle nostre contemplazioni panoramiche e correre in aiuto del fratello che geme sotto la sua croce personale, ma dobbiamo anche individuare, con coraggio e intelligenza, le botteghe dove si fabbricano le croci collettive.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- La Veronica asciuga il volto a Gesù G. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[7]Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. [8]Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco. [9]Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo (Sal 27). Noi dobbiamo assolutamente dare un aiuto al fratello che abbiamo allontanato dai nostri affetti, stringere la mano alla gente con cui abbiamo rotto il dialogo, porgere aiuto al prossimo col quale abbiamo categoricamente deciso di archiviare ogni tipo di rapporto. E’ su questa scarpata che siamo chiamati a vincere la pendenza del nostro egoismo e a misurare la nostra fedeltà al mistero della croce.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù cade la seconda volta
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[17]Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo. [18]La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio (2Cor 1). Purtroppo la nostra vita cristiana non incrocia il Calvario. Non s’inerpica sui tornanti del Golgota. Come i Corinzi anche noi, la croce, l’abbiamo “inquadrata” nella cornice della sapienza umana, e nel telaio della sublimità di parola. L’abbiamo attaccata con riverenza alle pareti di casa nostra, ma non ce la siamo piantata nel cuore. Pende dal nostro collo, ma non pende sulle nostre scelte. Le rivolgiamo inchini in chiesa, ma ci manteniamo agli antipodi della sua logica.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù incontra le donne di Gerusalemme
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[27]Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. [28]Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli… [31]Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?” (Lc 23). Al Golgota si va in corteo, pregando, lottando, soffrendo con gli altri. Non con arrampicate solitarie, ma solidarizzando con gli altri che, proprio per avanzare insieme, si danno delle norme, dei progetti, delle regole precise, a cui bisogna sottostare da parte di tutti. Se no, si rompe il tessuto di una comunione che, una volta lacerata, richiederà tempi lunghi per pazienti ricuciture.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù cade la terza volta
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[5]Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, salvami dall’uomo violento: essi tramano per farmi cadere. [6]I superbi mi tendono lacci e stendono funi come una rete, pongono agguati sul mio cammino (Sal 140). La croce, l’abbiamo isolata: è un albero nobile che cresce su zolle recintate, nel centro storico delle nostre memorie religiose, all’interno della zona archeologica dei nostri sentimenti. Ma troppo lontano dalle strade a scorrimento veloce che battiamo ogni giorno. Abbiamo bisogno di riconciliarci con la croce e di ritrovare, sulla carta stradale della nostra esistenza paganeggiante, lo svincolo giusto che porta ai piedi del condannato!
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù è spogliato delle vesti
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[23]I soldati poi…, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. [24]Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca (Gv 19). Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Gesù. Coraggio, allora: la tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”. Il Calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù è inchiodato in croce [25]Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. [26]E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei… [33]Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. [34]Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mc 15). C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato alla morte di cristo: “Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane…Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell’uomo.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù muore per noi sulla croce
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[28]Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”. [29]Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. [30]E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto!”. E, chinato il capo, spirò (Gv 20). Un giorno, quando avrete finito di percorrere la mulattiera del Calvario e avrete sperimentato come Cristo l’agonia del patibolo, si squarceranno da cima a fondo i veli che avvolgono il tempio della storia e finalmente saprete che la vostra vita non è stata inutile. Che il vostro dolore ha alimentato l’economia sommersa della grazia. Che il vostro martirio non è stato un assurdo, ma ha ingrossato il fiume della redenzione raggiungendo i più remoti angoli della terra.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù è deposto dalla croce
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[57]Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. [58]Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato (Mt 27). Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un volto amico, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un bacio la tua fronte. Ecco un grembo di donna che ti avvolge di tenerezza. Coraggio! Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
- Gesù viene posto nel sepolcro
- Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
- Perchè con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre Nostro –
[46]Giuseppe allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. [47]Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto (Mc 15). Riconconciliamoci con la gioia. La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del “terzo giorno”. Da lì le sofferenze del mondo non saranno più i rantoli dell’agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo.
Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
Ant. Cristo divenne per noi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce.
Guida Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Tutti Perché con la tua croce hai redento il mondo.
Guida Prega per noi, Vergine addolorata.
Tutti Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo. O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini Gesù Cristo nostro salvatore, fatto uomo e umiliato sino alla morte di croce, concedi a noi di avere sempre presente questa prova suprema di obbedienza e di amore per partecipare alla gloria della sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si recita un Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
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