Toglieteci l’Eucarestia e ci avete tolto tutto
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“Urgente e necessario appare oggi il bisogno di entrare nel mistero eucaristico per artigliarci a esso e affondare sempre più, con Cristo, nella sua Morte e Risurrezione.
Non allarmismi – perchè nell’Apocalisse è descritta da tempo l’eterna lotta tra il bene e il male, le persecuzioni – ma presa di coscienza decisa che oggi, se noi cattolici non affermiamo quello che viviamo nella Messa, giriamo a vuoto e le nostre parole si perdono nel vento.
Gesù non ha soltanto predicato: è morto in croce e ha salvato il mondo con il suo Sacrificio, ha dato la vita eterna e divina con la sua risurrezione dai morti: è quello che devono vivere coloro che credono in lui.
Non condanniamo, ma accettiamo le sofferenze: i mali del mondo non fanno altro che aumentare in noi il bisogno di pregare e vivere la Messa come unico grande atto redentivo.
Possiamo anche gridare e dibattere sui giornali, possiamo anche lavorare dalla mattina alla sera per difendere i diritti degli uomini oppressi nelle varie parti del mondo, ma se non rimarremo ancorati costantemente alla fonte eucaristica, le nostre forze rimarranno umane e non divine, quindi limitate e deboli.
Per vivere bene la Messa bisogna amarla.
Amare la Messa! Andarvi con desiderio, trepidazione, bisogno, gratitudine.
Inginocchiarsi al mistero, purificare i cuori, implorare pietà, ricevere umilmente il Corpo di Cristo, far vivere Gesù in noi durante la giornata, amando i fratelli di amore sovrannaturale con pazienza, mitezza, eroismo.
Come Gesù.
Toglieteci l’Eucaristia e ci avete tolto tutto.
“Che cosa avete di più caro nel cristianesimo?”, chiede l’imperatore del mondo al Papa nello straordinario Breve racconto dell’Anticristo di Vladimir Soloviev.
“Quello che noi abbiamo di più caro nel cristianesimo – risponde – è Cristo stesso”.
Anche noi ripetiamo e affermiamo la stessa verità.
Amiamo e crediamo in Gesù Cristo Figlio di Dio e Salvatore unico del mondo, non in una divinità generica e impersonale, ma in Colui che ha detto: “Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo”. Questo è il nostro e unico vero Dio, santo e misericordioso. A Lui la lode in eterno nei secoli”.
p. Serafino Tognetti
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