Per essere speranza per il futuro serve avere memoria e coraggio
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Discorso del S. Padre a Cracowia
Prima di fare ritorno a Roma, sento il desiderio di incontrarvi e, soprattutto, di ringraziare ciascuno di voi per l’impegno, la generosità e la dedizione con cui avete accompagnato, aiutato e servito le migliaia di giovani pellegrini. Grazie anche per la vostra testimonianza di fede che, unita a quella dei tantissimi giovani provenienti da ogni parte del mondo, è un grande segno di speranza per la Chiesa e per il mondo.
Donandovi per amore di Cristo, voi avete sperimentato quanto è bello impegnarsi per una nobile causa. E così io ho scritto questo discorso… Non so se bello o brutto… Cinque pagine… Un po’ noioso!… Lo consegno [lo consegna al Vescovo incaricato della GMG]. Mi dicono che io posso parlare in qualsiasi lingua, perché tutti avete il traduttore… Sì? Sì? Parlo in spagnolo? [Sì!]
Preparare una Giornata della Gioventù è tutta un’avventura. E’ mettersi in un’avventura e… arrivare: arrivare, servire, lavorare, fare e poi salutarsi. Prima di tutto, l’avventura, la generosità. Io voglio ringraziare tutti voi, volontari, benefattori, per tutto quello che avete fatto. Voglio ringraziare per le ore di preghiera che avete fatto. Perché io so che questa Giornata è stata messa insieme con tanto lavoro, ma anche con tanta preghiera. Grazie ai volontari che hanno dedicato tempo alla preghiera perché potessimo portarla avanti.
Grazie ai sacerdoti, ai sacerdoti che vi hanno accompagnato. Grazie alle religiose che vi hanno accompagnato, ai consacrati. E grazie a voi, che vi siete messi in questa avventura, con la speranza di riuscire ad arrivare alla fine.
Il vescovo, quando ha fatto la presentazione, vi ho detto – non so se capirete questa parola – “un piropo” [un complimento adulatorio]. Avete capito? Vi ha fatto un complimento: “Voi siete la speranza del futuro”. Ed è vero. Però a due condizioni. Volete essere speranza per il futuro o no? [Sì!] Sicuri? [Sì!] Allora a due condizioni!… No, non bisogna pagare il biglietto d’ingresso, no, no.
La prima condizione è avere memoria. Chiedermi da dove vengo: memoria della mia gente, memoria della mia famiglia, memoria di tutta la mia storia. La testimonianza della seconda volontaria era piena di memoria, piena di memoria! Memoria di un cammino compiuto, memoria di quello che ho ricevuto dagli adulti. Un giovane senza memoria non può essere speranza per il futuro! E’ chiaro? [Sì!]
“Padre, e come faccio per avere memoria?”. Parla con i tuoi genitori, parla con gli adulti. Soprattutto parla con i nonni. E’ chiaro? In modo tale che, se voi volete essere speranza del futuro, dovete ricevere la fiaccola da tuo nonno e da tua nonna. Mi promettete che per preparare Panama parlerete di più con i nonni? [Sì!] E se i nonni sono già andati in cielo, parlerete con gli anziani [Sì!] E chiederete a loro? Chiederete a loro? [Sì!] Chiedete a loro. Sono la saggezza di un popolo. Quindi, per essere speranza, la prima condizione è avere memoria. “Voi siete la speranza del futuro”, vi ha detto il vescovo.
Seconda condizione. Se per il futuro sono speranza e del passato ho memoria, mi rimane il presente. Cosa devo fare nel presente? Avere coraggio. Avere coraggio! Essere coraggioso, essere coraggioso, non spaventarsi. Abbiamo ascoltato la testimonianza, l’addio, la testimonianza-addio di questo nostro compagno che è stato vinto dal cancro.
Voleva essere qui e non c’è arrivato, ma ha avuto coraggio: coraggio di affrontare e coraggio di continuare a lottare anche nella peggiore delle condizioni. Questo giovane oggi non è qui, ma quel giovane ha seminato speranza per il futuro. Dunque, per il presente: coraggio. Per il presente? [Coraggio!] Audacia, coraggio. E’ chiaro?
Quindi, se avete… Quale era la prima cosa? [Memoria!] …e se avete… [rispondono: “Coraggio!”] … sarete la speranza… [del futuro!] E’ tutto chiaro? [Sì!] Bene. Io non so se ci sarò a Panama, ma vi posso assicurare una cosa: che Pietro ci sarà a Panama. E Pietro vi chiederà se avete parlato con i nonni, se avete parlato con gli anziani per avere memoria; se avete avuto coraggio e audacia per affrontare le situazioni e avete seminato per il futuro. E a Pietro darete la risposta. E’ chiaro? [Sì!]
Che Dio vi benedica tanto! Grazie. Grazie per tutto! E adesso, tutti insieme, ciascuno nella sua lingua, preghiamo la Vergine. E vi chiedo di pregare per me. Non dimenticatevi. E vi do la benedizione. Ah, mi stavo dimenticando… Com’era?… [Memoria, coraggio, futuro!]
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