Ottobre – Mese dedicato alla Madonna – 8° giorno
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Il mese di preparazione alla consacrazione
8° giorno – QUINTA PRATICA
Ecco quanto la Madonna rivelò al beato Alano Delaroche, così come è raccontato nel suo volumeDe dignitate rosarii da lui stesso e poi dal Cartagena dopo di lui: « Sappi, figlio mio, e cerca di capirmi bene, e fallo conosceree, non porta affatto frutto, e non dà che pruni di essere vicino all’eterna dannazione è l’aver ribrezzo e sentir fastidio o trascurare la Salutazione angelica, restauratrice dell’intero mondo!».
Ecco delle parole molto consolanti e fortemente terribili, che a mala pena si crederebbero se non ce le garantissero quel sant’uomo e san Domenico prima di lui e poi tante grandi personalità, assieme all’esperienza di parecchi secoli.
Infatti si è sempre notato che coloro i quali recano il marchio della riprovazione, quali gli eretici, gli empi, i superbi e i mondani, odiano o disprezzano l’Ave, Maria ed il rosario. Gli eretici imparano e recitano ancora il Pater, non certo l’Ave, Maria e nemmeno il rosario; hanno orrore: porterebbero su di sé un serpente piuttosto della corona. Anche i superbi, benché cattolici, avendo quasi l’indole del loro padre Lucifero, disprezzano od hanno indifferenza per l’Ave, Maria, econsiderano il rosario come una devozione da donnette, buona soltanto per gli ignoranti e gli analfabeti.
Al contrario si è visto nell’esperienza, che quelli e quelle che hanno per altro grandi segni di predestinazione, amano, gustano e recitano con piacere l’Ave, Maria; e che più sono del Signore, e più amano questa preghiera. Fu infatti il pensiero espresso dalla Madonna al beato Alano dopo le frasi citate.
Io non so come ciò avvenga né perché… eppure tutto è vero; io non posseggo miglior segreto per conoscere se una persona sta dalla parte di Dio, che quella di esaminarla se ama la recita dell’Ave Maria ed il rosario. Dico: se ama… perché può capitare che un tale sia nella impotenza naturale o perfino soprannaturale di recitarla, eppure l’ama sempre e cerca di comunicarlo ad altri.
Anime predestinate, schiave di Dio e di Gesù, in Maria! Imparate allora che l’Ave Maria è la più bella preghiera fra quelle dette, dopo il Padre Nostro. È il più perfetto complimento che si possa fare a Maria perché fu il complimento che l’Altissimo le fece avere attraverso un arcangelo, per conquistarle il cuore; e fu tanto potente su quel cuore e tanto il fascino di cui era ripieno, che Maria diede il consenso all’incarnazione del Verbo nonostante la sua profonda umiltà. Con questo complimento potrete conquistare il cuore di lei in maniera infallibile, se lo reciterete come si deve.
L’AveMaria recitata bene, cioè con attenzione, devozione e modestia, secondo i santi, è la nemica del demonio perché lo mette in fuga, ed il martello che lo schiaccia, la santificazione dell’anima, la gioia degli angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del nuovo Testamento, il piacere di Maria e la gloria della Santissima Trinità.
L’Ave Maria è rugiada celeste che feconda l’anima, è bacio casto ed affettuoso dato a Maria, è vermiglia rosa a lei regalata, è perla preziosa a lei offerta, è calice d’ambrosia e di nettare divino a lei presentato!
Tutti questi paragoni sono dei santi.
Io vi supplico perciò con ogni insistenza per l’amore che vi porto In Gesù ed in Maria, di non accontentarvi di recitare la coroncina alla Madonna, ma pure il vostro, rosario quotidiano anche per Intero se ne avete il tempo. Al momento della morte benedirete il giorno e l’ora in cui mi avete creduto; e dopo aver seminato nelle benedizioni di Gesù e di Maria, raccoglierete benedizioni nel cielo.
P. Luigi Grignon de Montfort
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