Medjugorje – Storia delle apparizioni – Inizi di Luglio
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Padre Jozo, segue con attenzione lo svolgersi degli eventi, però non ha l’impressione che il popolo si sia realmente convertito e quindi se ne sta prostrato dinanzi al SS.mo Sacramento raccolto, in una lunga preghiera perché il Signore si degni di volerlo illuminare: «Signore, che hai parlato ad Abramo e a Mosè, ascoltami: io sento il peso di tutta questa folla, t’imploro dimmi cosa vuoi che io faccia».
Mentre sta in pieno raccoglimento, sente una voce potente uscire dal Tabernacolo: «Esci subito e proteggi i miei bambini, poi ti dirò quello che dovrai fare!». Immediatamente il Padre Jozo si alza, lascia la Bibbia ed il breviario e, fatta la genuflessione, va ad aprire la porta della chiesa. Tiene ancora la mano sulla maniglia quando vede i veggenti arrivare di corsa e chiedergli di nasconderli perché la polizia vuole arrestarli.
Senza nessun indugio il Parroco li conduce in una stanza interna della canonica e chiude la porta a chiave. All’arrivo dei poliziotti che gli domandano se ha visto passare i giovani, lui risponde affermativamente, volgendo lo sguardo verso le case dei veggenti e i poliziotti, fuorviati, si precipitano in quella direzione.
Intanto, la stanza della canonica dove sono chiusi i veggenti scompare ai loro occhi ed ecco apparire la Madonna, tutta gioiosa, che canta e prega con loro e li rassicura dicendo: «non abbiate paura perché Dio vi darà la forza di sopportare ogni prova!». La sera, mescolati a circa quindicimila persone, i veggenti salgono sulla collina e riferiscono ai fedeli presenti le risposte date dalla Madonna alle varie domande (è da precisare che, ogni volta, queste risposte vengono registrate).
Terminata l’apparizione, però, i ragazzi dovranno prudentemente rimanere sulla collina, fino a notte fonda quando, col favore del buio, strisciando silenziosamente in mezzo ai campi, potranno far ritorno alle loro case.
Don Manlio
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