Meditazioni per un anno – 8 febbraio – 176° giorno
Questo articolo è stato già letto762 volte!
CHIESA: TI È NECESSARIA!
SII FEDELE A LEI !
1- “Questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza – afferma il Concilio – perché solo Cristo, presente in mezzo a noi nel suo Corpo che è la Chiesa, è il Mediatore e la via della salvezza, ed Egli stesso, inculcando espressamente la necessità della fede e del battesimo ha insieme confermato la necessità della Chiesa…Perciò non possono salvarsi quegli uomini i quali, pur non ignorando che la Chiesa Cattolica è stata da Dio, per mezzo di Gesù Cristo, fondata come necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare. Non si salva però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che non perseverando nella carità, rimane, sì, in seno alla Chiesa col corpo, ma non col cuore”
(Lumen gentium, 14).
2 – Non essere ribelle alla Chiesa come lo fu (tra tanti altri) Mons. Lefevre, al quale il P. Pio da Pietrelcina (come ha testimoniato il prof. Bruno Rabaiotti, presente al colloquio) disse: “Non portare mai discordia tra i fratelli e pratica sempre la regola dell’obbedienza, soprattutto quando maggiori ti sembrano gli errori di chi comanda”. Lefevre rispose: “Ricorderò queste parole, Padre”. P. Pio replicò: “No, tu le dimenticherai. E lacererai la comunione dei fedeli, ti opporrai alla volontà dei tuoi superiori e alle stesse disposizioni del Papa…Dimenticherai la promessa fatta qui oggi, e molto male ne verrà alla Chiesa…Non seminare discordia e zizzania. Perché è questo che tu farai”. Profezia che si è avverata pienamente.
3 – Sii fedele alla Chiesa come lo fu (tra tanti altri) il Servo di Dio Sac. Dolindo Ruòtolo. Egli, sebbene condannato dall’ex S. Ufficio, per ben 16 anni, a non celebrare la S. Messa e a non confessare, rimane fedelissimo alla Chiesa e afferma: “L’anima mia ti esalta e ti glorifica, o Santa Chiesa di Dio, sempre bella come sposa abbigliata per il suo Diletto. Mi hai percosso, sì, ma come si percuote la selce perché dia la favilla. Nessuno mi distaccherà da te. Chi potrà ardire di toccare te, mia Mamma?, chi di pungerti con lo strale della maldicenza, se io, tutto piagato, ti lodo? Addio, santa Chiesa Madre mia. Quando io nacqui tu mi generasti alla Grazia, quando morirò, mi partorirai alla Gloria”.
P. Crispino Lanzi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.