L’uso della religione – VII
Questo articolo è stato già letto818 volte!
+ Vedi che il problema non è la religione in sè, ma l’USO che della religione se ne fa. Il comunismo per combattere un USO della religione che lui riteneva sbagliato (a favore del capitalismo) ha risolto il problema tagliando la testa al toro: la religione (non l’uso che se ne fa) è sbagliata, o comunque non è importante. Ed in questo modo avete buttato via l’acqua sporca con tutto il bambino, allontanandovi dalla fede e quindi dalla possibilità di percepire l’amore di Dio.
Che si può essere comunisti-credenti sono io il primo a dirlo, solo che io dico qualcosa in più: quei comunisti che vogliono riformare positivamente la propria ideologia, devono imparare ad abbandonarsi all’amore di Dio. Rifiutandolo non fanno altro che rovinare il comunismo, caricandolo di integralismo.
Lo so, voi dite di non aver bisogno di Dio. Ma ne siete proprio sicuri? Allora perchè questo forum ha superato le 2.200 visite, diventando in assoluto il forum più visitato di tutta la (seppur breve) storia di questo sito? Se avessi aperto questo forum in un sito cattolico quante visite ci sarebbero state? Molte ma molte di meno. Io non conosco i vostri cuori, ma conosco abbastanza gli uomini per sapere che TUTTI abbiamo una FAME enorme di Dio. Di sentirci amati da Lui: di sentirci Suoi figli. E non sara mica perchè forse lo siamo davvero?
+ Ai valdesi massima stima: sono mille volte più bravi di noi cattolici a far “parlare” la Bibbia, a “rendere viva” la parola di Gesù Cristo. Noi però abbiamo una cosa che loro non hanno: la possibilità di abbracciare il Suo corpo (molto spesso però abbracciamo un corpo “muto”, proprio perchè non riusciamo a farlo parlare come riescono a fare loro).
Ecco perchè allora dovremmo unirci: loro avrebbero la possibilità di abbracciare il Corpo di Cristo e loro di contro ci insegnerebbero a “far parlare” il Corpo che abbracciamo. Ovviamente diventando cattolici non dovrebbero rinunciare al loro essere valdesi: potrebbero continuare a studiare la Parola nelle loro comunità (nelle quali potremmo entrare anche noi) e poi alla Domenica venire a Messa a fare la comunione nelle nostre chiese (io ho alcuni amici valdesi che apprezzano molto me ed il mio lavoro, tral’altro se non sbaglio anche il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo è valdese).
Una supplica, Fotone, smettetela di chiamarle le “GERARCHIE cattoliche”: ti vengono in mente i GERARCHI nazisti con gli stivaloni (abbiate un pò di rispetto anche nelle parole che usate). Che ne direste se io chiamassi Bertinotti un esponente della “GERARCHIA” comunista? I preti ed i vescovi sono semplicemente le nostre GUIDE nella fede che (come accade per i dottori, gli architetti, ecc.) non possono essere nominati dal basso (non si diventa dottori facendoli votare la popolazione!), ma scelti dall’alto: in base ai loro studi ed alla loro competenza.
La cosa buffa poi, è che tutti parlate di queste fantomatiche cattivissime “GERARCHIE” cattoliche, ma poi tutti manifestate una grande stima verso Giovanni Paolo II (di cui lo stesso Nicola ha riconosciuto l’impegno ecumenico). Ma il Papa che era? Forse un “pretino” di periferia? Non era l’esponente più alto di quella che voi – anche durante il Suo Pontificato – continuavate a chiamare impropriamente “GERARCHIA” cattolica?
Antonio Di Lieto – BellaNotizia
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.