LA GIOIA DELLA VITTORIA DELLA VITA
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Pensando un po’ a questa frase che accompagna questa Festa della Vita, “Dio ama chi dona con gioia”, la prima cosa che mi è venuta in mente è che prima devi avere qualcosa tu per poterlo poi donare agli altri. Questo pensiero può essere comune a tanti di noi che nella vita abbiamo sperimentato l’essere vuoti, il non aver niente di buono da dare agli altri. Mi ricordo che quando sono venuto in Comunità era proprio così: non solo ero vuoto, ma peggio!
Ero pieno di immondizia! Ma poco a poco negli anni, mettendo in pratica le cose che Madre Elvira ci diceva, ho trovato una gioia immensa e il vero senso b£| della vita. […] Ricordo che nei primi anni di Comunità, durante una catechesi, lei ci ha chiesto: «Chi di voi è triste?». Tutti ci guardavamo e nessuno rispondeva, ma un ragazzo ha alzato la mano dicendo: «Io sono triste». «Ma chi sei tu?», «Giancarlo». Allora, quando è finito questo momento, Elvira mi ha chiamato: «Ivan, vieni qua!», e mi ha detto: «Hai visto quel Giancarlo? Prendilo e portalo con te a Livorno!».
Così Giancarlo è sceso giù con me, nella fraternità dove allora mi trovavo. Non mi ricordo per quanti giorni o mesi si alzava triste. Ogni mattina era una depressione incredibile: piangeva e voleva andare via, ed io stavo con lui un’ora, due ore. Poi alle dieci, per la merenda, si riprendeva un po’ e al pranzo già stava meglio. Nel pomeriggio, quando incomincia in Toscana l’ombra e il venticello, voleva rimanere tutta la vita, andare in missione, aveva delle idee: «Facciamo quello, quell’altro»… ma l’indomani mattina di nuovo voleva andare via! Non riesco a descrivervi la gioia che provavo dentro nel vedere le sue
battaglie, le sue vittorie, minuto per minuto, ora per ora. Poi ha superato questo perìodo di crisi ed è rimasto: non avevo mai vissuto nella vita una pienezza così! La gioia della vittoria della vita. Ero così contento e felice… perché vedi una vita, un amico che ti riconosce come amico, che riconosce quello che hai fatto per lui, e poi nasce tutto il resto: apertura, dialogo, confidenza. Non avevo mai conosciuto prima quella gioia, non l’avevo mai trovata in niente, in nessuno, né in famiglia, né nel mondo, ma era una gioia vera, una gioia reale!
Io oggi credo che stando con Giancarlo e tanti altri “giancarli” in tanti diversi luoghi, ho scoperto questa gioia che ha riempito la mia vita, vivendo proprio la Parola di Dio che stiamo contemplando insieme in questi giorni: davvero Dio ama chi dona col cuore, chi dona con gioia! […]
Voglio ringraziare tanti amici, gli “ex” della Comunità, le loro famiglie e tutti voi che in questi anni avete pregato per noi sacerdoti, perché anche tramite le vostre preghiere tanta grazia dal cielo è scesa nei nostri cuori. Ringrazio di cuore perché nei dieci anni di sacerdozio che festeggio in questi giorni sono stato accompagnato dai fratelli che mi hanno voluto tanto bene e sostenuto con la loro amicizia e preghiera, ma sono ben cosciente del dono delle vostre preghiere, del vostro amore e di tutto quello che di bello mi avete donato in questi anni pregando per me.
Sono molto, molto felice di servire il Signore in questa Comunità servendo voi, e non dimenticate che voi servite noi! Vi ringrazio di cuore per questo. È bello che esistete, è bello che esiste questa Comunità!
don Ivan
Comunità Cenacolo
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