La concezione cristiana dell’angelo
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La concezione cristiana dell’angelo, lungo il percorso storico, ha avuto un vasto spazio su molteplici ambiti. Si può dire che essa si sia diffusa abbondantemente e si sia sviluppata arricchendosi di idee e forme nuove, sempre in coerenza ai dati biblici. Di fatto l’angelo è penetrato nei vari settori della vita, cominciando dalla liturgia, prendendo posto nella riflessione teologica e filosofica, manifestandosi nelle esperienze mistiche, assumendo raffigurazioni artistiche di alto valore ed esplodendo nel settore poetico e musicale.
Gli angeli sono tornati di moda anche oggi a tutti i livelli e in tutte le forme; un fenomeno di proporzioni mondiali (dall’America al Giappone). Ma non sempre si riesce a determinare di essi la consistenza o la figura; non si capisce spesso se siano frutto di immaginazioni o se corrispondano a esseri reali. Tanto più che degli angeli si parla non solo nell’ambiente di tradizione cristiana, ma in tutte le espressioni religiose sia antiche sia attuali, nelle varie letterature, nelle raffigurazioni artistiche, nelle produzioni cinematografiche e audiovisive, e sotto altri molteplici aspetti. Per altro paradossalmente si assiste a una crisi o caduta degli angeli, soprattutto in forza della diffusa mentalità edonistica e terrena, che considera ogni essere superiore alla dimensione sensibile come non esistente o pura fantasia infantile da doversi allontanare. L’angelo non avrebbe più senso per l’uomo emancipato dei nostri giorni; tornare ad esso sarebbe un ritornare alle epoche primitive e oscurantiste, prive di interesse e di significato per le esigenze della contemporaneità.
Come stanno veramente le cose? Il libro intende offrire alcuni tratti basilari con chiaro riferimento alla dottrina e alla tradizione della Chiesa cattolica, per riscoprire e illustrare l’autentica figura dell’angelo, che anche ai nostri giorni offre un fascio di luce sul mondo e sull’umanità, per elevare lo sguardo verso orizzonti più vasti e spirituali che possano nobilitare le aspirazioni intime dell’animo umano e risanare le dolorose fratture che si sono sovrapposte nell’esistenza frivola e lusinghiera in cui gli uomini si trovano a dover soffrire e lottare. All’oscurità delle tenebre che si addensano sulla faccia della terra l’angelo apre uno sprazzo di speranza e di stimolo per rintracciare le strade del bene, del bello e del vero. Rispecchiandosi su di esso l’uomo può riscoprire la propria identità che lo contraddistingue nei tratti salienti dello spirito assieme alla piccolezza dell’essere, in modo da porsi in riferimento a Dio e trovare la sua equa posizione. L’angelologia si aggancia strettamente all’antropologia e alla teologia per farne un trittico di una bellezza incomparabile.
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