INDULGENZA PLENARIA PER IL PERDONO DI ASSISI
Questo articolo è stato già letto1040 volte!
A decorrere dal mezzogiorno del sabato 1° agosto fino alla mezzanotte della domenica si può lucrare, una volta sola, l’indulgenza plenaria della Porziuncola o “Perdono di Assisi”. Uniti nella preghiera.
PERDONO DI ASSISI
Una notte del 1216, Francesco d’Assisi era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola. Improvvisamente vi dilagò una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la Madonna, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore.
Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza della anime. La risposta di Francesco fu immediata: «Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego di concedere ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe, a tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa».
Gli disse il Signore: «Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».
Francesco si presentò subito dal Pontefice Onorio III, che in quei giorni si trovava a Perugia, e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e, dopo qualche difficoltà, diede la sua approvazione, poi disse: «Per quanti anni vuoi questa indulgenza?». Francesco rispose: «Padre Santo, non domando anni, ma anime». E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: «Come, non vuoi nessun documento?». E Francesco: «Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni».
E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell’Umbria, disse, tra le lacrime, al popolo convenuto alla Porziuncola: «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!».
******************
Condizioni richieste:
1 – visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa parrocchiale o ad una chiesa francescana (o ad un’altra chiesa che ne abbia l’indulto)
2 – recita del Padre nostro e del Credo;
3 – confessione sacramentale;
4 – comunione eucaristica;
5 – preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre: almeno un Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre, o altre preghiere a scelta;
6 – disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.
L’indulgenza può essere applicata anche in suffragio dei defunti.
Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, invece, grazie anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio 1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare, alle medesime condizioni, durante tutto l’anno, una sola volta al giorno.
Perdono d’Assisi
2 AGOSTO
SANTA MARIA DEGLI ANGELI
ALLA PORZIUNCOLA
Quella notte in cui Cristo apparve a san Francesco
che pregava in Porziuncola
All’origine della «Festa del Perdono» c’é un episodio della vita di san Francesco. Una notte del 1216, era immerso nella preghiera alla Porziuncola. All’improvviso entrò una luce fortissima e Francesco vide sopra l’altare il Cristo e alla sua destra la Madonna e gli Angeli. Gli chiesero che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta fu immediata: «Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego di concedere ampio e generoso perdono». La sua richiesta fu esaudita così da quell’anno, dopo aver ricevuto il permesso dal Pontefice Onorio III, il 2 Agosto si celebra la «Festa del Perdono» a Santa Maria degli Angeli ma anche in tutte le parrocchie e le chiese francescane. E’ concessa l’indulgenza a chi si comunica, si confessa e prega per il Papa.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.