I Genitori di Maria Santissima
Questo articolo è stato già letto1150 volte!
La festa di oggi deve far riflettere i genitori sul ruolo importantissimo di educatori che deve coinvolgerli pienamente. La società controllata dai poteri oscuri determina anche la scissione della famiglia, intervenendo con i mezzi di comunicazione, annunci di personaggi famosi favorevoli ad ogni depravazione sessuale e addirittura con l’intervento dello Stato italiano.
Mai in Italia si era arrivato a influenzare i cittadini per deviarli non solo dalla Legge di Dio riguardo la famiglia tradizionale, anche dalla logica stessa sulla ragionevolezza dei matrimoni tra uomo e donna per garantire un futuro a questo mondo senza morale.
Ieri una deputata Pd si è lasciata scappare una frase corretta ma poi ritrattata per gli attacchi squilibrati di molti politici del suo schieramento, e suona nuovo l’interesse per il futuro dell’Italia e degli italiani. Ha detto: “Sostegno alle mamme per continuare la razza italiana”.
Niente di anomalo se consideriamo la presenza in Italia di alcuni milioni di clandestini senza dimora o collocati in centri di accoglienza e in moltissimi alberghi.
Il giro economico è rilevante e sono incalcolabili gli alberghi italiani che hanno deciso di chiudere ai turisti per accogliere solo clandestini, considerando che resteranno in Italia chissà per quanti anni ancora. Anche gli alberghi che ospitavano i partecipanti al concorso “miss Italia” hanno scelto di accogliere gli irregolari, chiudendo le porte agli italiani.
Chi ha guidato e guida questa bestiale deviazione dalla naturale mentalità di uomini e donne? Sono personaggi oscuri, senza volto e per questo sono poteri oscuri. Negli ultimi anni si sono conosciuti alcuni nomi, fra loro ci sono anche italiani noti che partecipano appunto alle riunioni segrete del Bilderberg.
Per conoscere meglio il ruolo satanico di questo gruppo e le finalità che si prefigge, ascoltate questa straordinaria testimonianza del giudice Ferdinando Imposimato https://youtu.be/JphST7cu_PM
Anche se il riferimento principale è la morte di due giudici ineguagliabili, inarrivabili, eccezionali come Falcone e Borsellino, spiega chi è che agisce nell’oscurità. Appunto, il famigerato gruppo Bilderberg. È un governo mondiale che agisce nell’ombra e vuole gestire l’andamento e la successione democratica soprattutto nelle Nazioni occidentali. L’Italia è quella meno protetta e utilizzata per gli esperimenti.
Preciso che non mi occupo di politica, non scrivo per esprimere il mio parere sulla politica, anche se un Sacerdote deve spiegare la“Dottrina sociale della Chiesa”, scrivo per difendere la Chiesa e l’Italia non per difendere una mia collocazione politica. Io difendo solo il Vangelo di Cristo e apprezzo solo coloro che favoriscono la Santa Chiesa, di qualsiasi credo politico.
Non ho mai seguito nomi ma il programma politico se favorevole alla Chiesa di Dio o meno.
Scrivo per difendere la Legge di Dio, la morale cattolica, i valori cristiani, e da anni ho compreso nella preghiera l’attacco subdolo contro la Santa Chiesa. Ho scritto nel 2011 molto nel mio libro riguardo “La corruzione nella Chiesa”.http://www.gesuemaria.it/files/libro%206-ottobre-2011.pdf
Dopo la pubblicazione gli attacchi subdoli, oscuri e interni che ho subito sono stati incalcolabili. Questo spiega che non ho mai pensato ai vantaggi e benefici da chi aveva il potere, ma a difendere Gesù Cristo e il suo Vangelo, la Madonna e la Santa Chiesa.
La mia denuncia su questi e altri comportamenti immorali scaturisce esclusivamente da una forte volontà di difesa del Cristianesimo puro. Non voglio intromettermi sulla gestione politica in sé ma sono ovviamente chiamato a spiegare agli altri le scelte morali o immorali anche di un governo.
Non mi interessa chi governa ma se agisce per il bene degli italiani, per il bene comune.
Questo sfugge al cristiano che segue la politica in modo ideologico e non si preoccupa della Chiesa né delle leggi immorali che si approvano. Questa indifferenza che manifesta la mancanza di una morale nel cristiano, è il sintomo della mancata conversione e di un amore inesistente verso la Chiesa di Cristo, quindi di Gesù stesso.
Non mi interessa il nome del politico e il Partito di chi governa in Italia, sono interessato solamente al rispetto della Legge morale, della Chiesa di Dio, del bene sociale dei cittadini. Solo questo mi spinge a evidenziare le mascalzonate di personaggi oscuri dei gruppi di potere che hanno corrotto la mentalità di molti italiani con inganni più o meno noti.
L’intromissione della teoria “gender” nelle scuole italiane ormai è cosa fatta, ma moltissimi genitori non hanno compreso la terribile pericolosità di questa iniziativa che attacca direttamente Dio e indirettamente il futuro dell’Italia, e che influirà inevitabilmente sul futuro dei loro bambini.
In questo governo è presente un ministro che non ha neanche il diploma di scuola superiore, ma deve portare avanti la teoria“gender”.
Questo è un estratto da un articolo del 15 dicembre 2016 pubblicato dall’Huffington Post, un quotidiano di sinistra.
«Nuova bufera sulla neo ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Dopo le polemiche scatenate per le false informazioni riportate sul suo curriculum, nel quale si dava conto di una laurea in Scienze Sociali mai conseguita, ora l’attenzione si concentra sul suo trascorso scolastico.
Anche questa volta a sollevare per primo il caso è il direttore de “La Croce Quotidiano” Mario Adinolfi: “La Fedeli non ha fatto mai manco la maturità, ma solo i tre anni per fare la maestra. Poi diplomino da assistente sociale, privato. Questo è il nuovo ministro della Pubblica Istruzione che si dichiarava ‘laureata in Scienze Sociali’. Spero che studenti e docenti a ogni incontro la sotterrino di pernacchie”.
Lo staff del ministro, contattato dall’Huffpost, ha confermato: “Lo avevamo già spiegato nei giorni scorsi, lei ha fatto una scuola per conseguire il diploma di maestra nelle scuole materne che dura tre anni” e poi l’oramai famosa scuola per assistenti sociali. “Niente di nuovo, Adinolfi esprime legittimamente la sua opinione su quali titoli debba avere o non avere” un ministro dell’Istruzione.
Differentemente dal “diploma di laurea” inserito per “leggerezza” -come lei stessa si è giustificata in un colloquio con il Corriere della Sera- il diploma di maturità non è menzionato nel suo curriculum vitae.
Tuttavia il fatto che il ministro dell’Istruzione non abbia conseguito il diploma di maturità, pur non essendo un requisito necessario per legge per ricoprire quel ruolo, alimenta nuove polemiche. Non a caso: il settore della scuola ha subìto negli anni diverse modifiche nella normativa per l’accesso all’insegnamento, causando non pochi disagi agli aspiranti docenti».
È impossibile per un vero cattolico non indignarsi sapendo che il ministro in questione da anni lotta a favore della teoria “gender” e sostiene apertamente e in ogni occasione propizia le immorali scelte di “lgbt” (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
Le parole del deputato, “sostegno alle mamme per continuare la razza italiana”, sono corrette e devono vergognarsi quanti vogliono l’occupazione in Italia dei musulmani, di milioni di africani per creare una nuova società mulatta. È il piano massonico chiamato “Kalergi”.
Sempre il deputato ha spiegato successivamente per calmare gli infuocati colleghi che trovano la pace se in Italia entrano decine di milioni di clandestini. “Siamo un Paese che rischia tra qualche decennio l’estinzione”. Parole corrette ma un comunista immediatamente ha replicato contro lei ed è il segretario di “Sinistra Italiana”: “Il caldo evidentemente fa proprio male”.
Questo politico dovrebbe difendere i poveri e la classe operaia, invece è euforico se entrano in Italia milioni di clandestini!
I genitori cattolici dovrebbero riflettere innanzitutto sulla ragione misteriosa che ha determinato la presenza della Fedeli nel Ministero dell’Istituzione, quello che si occupa della formazione umana/scolastica di tutti i giovani a cominciare dai bambini.
Non è tanto lo scandalo del mancato diploma di maturità o della falsità della laurea in Scienze Sociali, sconcerta sapere che è stata messa lì perché è sostenitrice di teorie pienamente opposte alla morale cattolica.
I vostri bambini e i giovani che ancora studiano vengono istruiti con finalità contrarie alla verità, alla logica dell’esistenza dell’uomo e della donna, all’insegnamento virtuoso che si attende da tutte le scuole. Ma l’Italia è la Nazione del silenzio/assenso, anche della riforma della scuola oggi considerata sbagliata da chi l’ha voluta.
La festa di oggi ci indica nei Santi Gioacchino e Anna i modelli che devono ispirare i genitori cattolici. Hanno meritato di mettere al mondo una Creatura che è diventata Madre di Dio, proprio perché Immacolata fin dal concepimento. Questi umili genitori non avrebbero mai immaginato l’Onnipotenza per Grazia che avrebbe raggiunto la loro Figlia.
A Bruno Cornacchiola, la Madonna apparsa a lui il 12 aprile 1947 nella Grotta alle Tre Fontane a Roma, disse: “Io sono Colei che sono nella Trinità Divina. Sono la Regina della Rivelazione”. Le stesse parole la Madonna le ha ripetute a Maria Valtorta il 9 novembre 1947.
I Santi Gioacchino e Anna possono intercedere per tutti i genitori, anche per quelli che nella vita hanno scandalizzato i loro figli con comportamenti licenziosi o scelte dannose per tutti loro e comunque ricercate.
I figli vogliono vedere dai loro genitori esempi edificanti e non un agire disordinato, incoerente, indisciplinato, incorreggibile.
I genitori sono responsabili sia dell’educazione religiosa dei figli sia della loro crescita umana. Una vita equilibrata e sincera da parte dei genitori, senza falsità e omissioni, rende i loro figli felici ed essi crescono con grande serenità, forza d’animo, coerenza, religiosità.
Padre Giulio Scozzaro
————
Che cos’è l’ecumenismo
Cento anni fa, a Edimburgo, i missionari di diverse confessioni cristiane, riuniti in convegno, si sono interrogati sullo scandalo provocato dalle divisioni tra le chiese. Come si può annunciare l’unico Cristo e farlo nella divisione? Da quella denuncia è sorto il movimento ecumenico, che mira a superare questa situazione di chiese in conflitto operando gesti di riconciliazione ed invocando l’unità nella fede.
Si sono compiuti numerosi passi in avanti lungo la via del dialogo e del reciproco riconoscimento. Le chiese hanno imparato a parlarsi e ad ascoltarsi. I fratelli separati si sono scoperti fratelli ritrovati. In cammino verso un’unità dove le differenze vengono riconosciute e accolte e non demonizzate. L’obiettivo è, dunque, quello di una comunione nella diversità.
Le difficoltà nel dialogo sono molte. E non vanno taciute. Tuttavia, la sfida ecumenica interroga le chiese ad uscire dalla loro autoreferenzialità per riconoscersi compagne di strada nella sequela dello stesso Signore Gesù Cristo. Le chiese della riforma, lungo il cammino ecumenico, stanno imparando ad abbandonare un linguaggio apologetico e contrappositivo nei confronti del cattolicesimo per provare ad annunciare la fede a partire dalla propria spiritualità. Non più, dunque, un annuncio finalizzato a spiegare “perché non siamo cattolici”; piuttosto, in positivo, la preoccupazione di raccontare quanto lo Spirito ha detto e continua a dire alle chiese della riforma.
Una parabola
Il percorso di conoscenza reciproca e di concreto avvicinamento tra le chiese non è semplice. Immaginate la situazione di due sorelle separate in giovane età. Non sono importanti le ragioni di questa separazione. Esse conservano ricordi d’infanzia comuni; tuttavia crescono, cambiano e il ricordo dell’altra si fa sempre più vago, fino a diventare un mito, un sogno. La realtà passata che le vedeva unite viene trasfigurata, idealizzata. Non si ricordano più i litigi, le difficoltà, le incomprensioni, ma solo i momenti belli.
Da adulte, poi, le sorelle si rincontrano. Non sappiamo chi ha fatto il primo passo. Chi ha rintracciato l’altra. Le ritroviamo assieme, abbracciate, che si parlano e si raccontano. I ricordi fluiscono. C’è una grossa commozione: baci, gesti affettuosi e il giuramento di non lasciarsi più. Il legame d’infanzia, però, non sembra sufficiente per tenerle unite. Presto le ragazze scoprono di essere molto diverse. Parlare, comunicare diventa sempre più difficile, se si va oltre i lontani ricordi. Così, lentamente, le sorelle smettono, per implicito accordo, di frequentarsi. Si limiteranno, in seguito, a scambiarsi bigliettini d’auguri per Natale e per i compleanni.
La parabola, certo, potrebbe avere uno sviluppo diverso, che permetta di non far morire questa ritrovata relazione. A condizione, però, che le diverse sorelle non si limitino a raccontarsi l’infanzia, ma si soffermino soprattutto su quanto è successo nel periodo della separazione. Analizzino come ognuna di loro ha interpretato il distacco dall’altra; affrontino i rancori, i fraintendimenti. Facciano, cioè, la fatica di non rimuovere il conflitto, ma di affrontarlo, di nominarlo. Un lungo percorso di ascolto e di rivisitazione del passato come condizione per potersi nuovamente parlare, al di là del registro nostalgico sui primi anni d’infanzia.
Foto di famiglia delle chiese
Prima nemiche, poi indifferenti le une alle altre, dobbiamo ricorrere agli album di famiglia per cogliere almeno alcuni tratti della fisionomia delle sorelle. Tre foto istantanee, per iniziare, possono essere eloquenti della diversità nel vivere la fede, maturata lungo secoli di separazione.Una Chiesa Cattolica Romana. Nella prima, sullo sfondo mediterraneo, si staglia una grande cattedrale cattolica. All’interno, lo sguardo è attirato dall’altare e dal tabernacolo. Un prete, vestito con paramenti colorati, celebra l’eucarestia. I fedeli sono in ginocchio; gli occhi fissano il pane consacrato, di cui più tardi si nutriranno.
Una Chiesa Protestante. Più spoglio il locale di culto che compare nella seconda fotografia, tratta dall’album della Riforma. Senza affreschi né icone: al centro una croce vuota ed un libro aperto, la Bibbia. Gli abiti liturgici del pastore, sono sobri, in genere neri. I membri di chiesa partecipano ad un culto in cui la Parola, proclamata e spiegata nel sermone, accolta con inni e preghiere, costituisce il cuore della celebrazione.
Una Chiesa Ortodossa. L’istantanea che coglie un frammento di vita ortodossa colpisce per la pienezza. Nella chiesa icone dorate dei vari santi, testimoni della fede e veri e propri maestri spirituali per il popolo cristiano; e poi candele, incensi. La divina liturgia appare ambientata nei cieli, è visione di gloria, è partecipazione al sacrificio celeste perennemente offerto tra le schiere angeliche.
I diversi sensi della fede
Per la chiesa ortodossa l’organo della fede è l’occhio. Per la riforma è l’udito. Per la chiesa cattolica il gusto. Aver affinato alcuni sensi rispetto ad altri nel vivere la fede, nel celebrare il Dio cristiano, è dovuto, certo, alla cultura dell’ambiente, ma anche ad un interpretazione, ad una sensibilità particolare nell’appropriazione del messaggio evangelico. Interpretazioni generatrici di sensibilità spirituali.
L’ortodossia vive una spiritualità della trasfigurazione: come gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, i credenti ortodossi percepiscono la bellezza dello stare con il Signore trasfigurato (Mc 9,1-10). La loro esperienza di fede sottolinea il “già” della salvezza: siamo già risorti con Cristo (Col 3,1); conseguentemente, la chiesa si pone nel mondo come “laboratorio di resurrezione”.
La riforma promuove una spiritualità della Parola della croce: Parola che annuncia la giustificazione degli empi, con-sepolti con Cristo e resi capaci, per grazia, di camminare in una vita nuova (Rom 6,4); Parola che mette a tacere le tante parole, che spoglia le molteplici visioni, che è maestra di sospetto nei confronti delle prestazioni umane, anche quelle messe in atto per guadagnare il Regno.
Il cattolicesimo esprime una spiritualità eucaristica, nella quale il pane spezzato permette, come ai discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35), di gustare la bontà del proprio Signore (Sal 34,9) e, allo stesso tempo, nutre e fortifica il vincolo di comunione e carità nella chiesa e nel mondo. La fotografia ha il pregio di offrire uno sguardo immediato sulla realtà che si vuole conoscere e di suscitare le prime domande. Per un vero incontro, tuttavia, è necessario approfondire, esercitare un ascolto paziente. Occorre ripercorrere il cammino dell’ “altro”.
Lidia Maggi e Angelo Reginato
Alzo gli occhi verso il cielo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.