EUCARISTIA: CUORE DEL MONDO
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II Papa ci ricorda che la Chiesa nasce dall’Eucaristia, e di Lei vive e si nutre, invitando tutti noi credenti a fare l’esperienza che anche la nostra vita può rinascere continuamente dall’Eucaristia. Ho gioito ancora una volta profondamente nel cuore per questo pensiero del Santo Padre, perchéè quello che come donna e consacrata sperimento nella mia storia ogni giorno, e che con coraggio propongo ai giovani disperati che bussano alle porte delle nostre fraternità sparse nel mondo.
Quando arrivano in Comunità mi dicono: «Suora, io non credo, non capisco», ed io rispondo loro: «Ti accogliamo nella gratuità, non ti chiediamo nulla, ma osiamo domandarti la fiducia. Non puoi capire con la testa perché ti devi inginocchiare dinanzi a un semplice e piccolo pezzo di pane, ma puoi sperimentare, se ubbidisci fidandoti, quello che awiene dentro di te: il tuo cuore cambia e lo vedrai!».
Dopo uno, due, tre mesi, li incontro con gli occhi già più vivi, con il sorriso sulle labbra, e chiedo loro: «Ti senti come quando sei arrivato?»; e loro mi rispondono “No, mi sento cambiato!”. L’Eucaristia non si capisce con la testa, ma si può sperimentare concretamente la sua efficacia, ed è quello che ormai da tanti anni vedo con i miei occhi, tocco con le mie mani: quei giovani che hanno il coraggio di mettersi in ginocchio con verità davanti alla potenza del Pane vivo che Gesù ha lasciato per noi, per poi nutrirci di Lui, ritornano vivi, cambiano nel cuore, riabbracciano la propria storia, diventano uomini nuovi, il loro volto si illumina. Sì, è dinanzi al calore e alla luce del sole dell’Eucaristia che riprende colore e sapore la vita.
Ecco perché in ognuna delle nostre case il primo ospite è Gesù. Non si accoglie veramente l’uomo se prima non si è accolto Lui!
La terapia che proponiamo ai giovani è questa: piegare le ginocchio con fiducia davanti all’Eucaristia perché Lui possa rialzare la nostra vita e farci camminare! Quante volte ho fatto questa esperienza anch’io, e la mia vita si è rialzata da dove il male, la tristezza, il peccato, lo scoraggiamento l’avevano appesantita e fatta fallire.
Se sapessi che esiste qualche altra soluzione alla disperazione, alla solitudine, al vuoto che i giovani hanno oggi nel cuore, per l’onestà e l’amore che sento di avere verso di loro, darei tutto per “comprare” questa soluzione: ma ciò che propongo loro è ciò che ha salvato me, è ciò che ha ridato dignità, forza, coraggio, costanza, pace, gioia, entusiasmo al mio cuore. Lì, davanti a Gesù, tante volte sono rinata e rinasco, e continuo a veder rinascere giovani e famiglie che hanno il coraggio di ripartire da Lui.
Anch’io, unita a tutti i giovani delle nostre case, insieme al Santo Padre, voglio gridarvi, annunciarvi, testimoniarvi che l’Eucaristia è veramente “… il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il traguardo a cui ciascun uomo, anche inconsapevolmente, anela”. Desidero invitare tutti coloro che oggi hanno difficoltà con se stessi, nella famiglia, nella parrocchia: ritorniamo all’Eucaristia! Vale di più un’ora vissuta con il cuore dinanzi a Gesù che tutte le terapie psicologiche del mondo. La sua luce che entra in noi, mentre ci mostra le nostre ferite, le guarisce, perché ciascuno possa riconoscere il proprio volto e amarsi.
Abbiamo bisogno dell’abbraccio di Gesù più dell’aria che respiriamo, e per questo Lui è rimasto con noi. Lui che è entrato nella nostra fragile, povera e debole storia umana, sa che abbiamo bisogno di un Salvatore, di un Amico, di quell’unico Pane che oggi sa saziare, nutrire e dare pace alla nostra vita di dentro!
Madre Elvira
Fond.Comunità Cenacolo
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