Dialoghi sulla fede – VI
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Il dono della fede
+ No Nicola, il pacco-dono della fede è arrivato anche a te: e come! Solo che c’è un piccolo problema: i “postini” che stanno bussando alla tua porta per consegnartelo, fanno parte della Chiesa (già a leggere la parola “Chiesa” ti si sarà incattivito lo sguardo!). Ma tu la Chiesa non la sopporti, allora che fai? Non apri. Ma così non rifiuti “il postino” (la Chiesa), tu stai rifiutando il regalo: il Padre che ti ha creato !
Non dico che devi credere in Lui perchè lo dico io, ti chiedo solo di accettare di discutere in modo “centrato” sulla logicità della Sua esistenza (come può il caso “creare” qualcosa?). Tu invece – almeno fino ad ora – hai sempre e solo “divagato” da questo ragionamento: non sono d’accordo su questo (senza dire perchè), tu mi tratti da “pecorella smarrita”, adesso vado in Irlanda poi magari ne parliamo dopo, portami le arance all’Inferno, ecc..
Lo so, per “ragionare” su questi temi ci vuole molta pazienza ed onestà intelluttuale. Non vorrai dirmi che non hai ricevuto neanche questi altri doni? Bè, allora fa qualcosa: cambia indirizzo, oppure fatti trovare in casa, invece di andartene sempre in giro. La verità invece secondo me è un’altra, tu sai che se scopri di avere torto – essendo onesto intellettualmente (come Bravo) – poi dovrai “cambiare idea”. Ed allora, proprio come Bravo, preferisci “scansare” il ragionamento !
+ O mio dio Nicò, cosa avrò detto mai di così offensivo, per farti “scaldare” tanto (tu sei così, ci sono dei momenti che hai delle reazioni “umorali” spropositate). Io ho solo detto – mi sembra molto educatamente e rispondendo ad una TUA osservazione – che SECONDO ME tu non lasci la porta aperta.
E poi tral’altro questo l’hai ammesso tu stesso. Proprio nell’ultimo messaggio infatti hai scritto: “per qualche anno AVEVO lasciato la porta aperta “. Come dire: “La porta adesso, non la sto lasciando aperta più!”.
Se comunque la mia considerazione ti ha “irritato”, ti chiedo scusa, ma non era questa la mia intenzione: io volevo solo invitarti a “ragionare” su questi temi. Se comunque non hai voglia di farlo, nessuno ti obbliga. Basta dirlo, senza “scaldarsi” tanto … Con grande affetto. Antonio.
+ Caro Bravo, vorrei permettermi di “riflettere” sulla tua posizione, perché mi sembra emblematica di tutto questo forum sulla fede (non voglio assolutamente attaccarti, ma solo ragionare sulle tue obiezioni che – anzi – mi sembrano logiche). Tu dici: “riconosco che un qualcosa/qualcuno, che non è il nulla, ha creato il mondo”. Poi però subito fai tre obiezioni: 1: Ma Dio resta pur sempre “un nome dato a un ‘non lo so’”. 2: “(E poi perché) deve essere per forza il dio della vostra religione?“. 3: Ed infine: “perché questo Dio dovrebbe essere un Qualcuno e non un Qualcosa?”. Sono tre osservazioni molto sensate, e per questo vorrei provare a dare loro una risposta.
– 1 – E’ vero che “Dio è il nome dato ad un ‘non lo so’”, ma è vero anche che Dio è l’unica risposta LOGICA a questo “non lo so”. Come di fronte alla questione “non lo so chi ha scritto la poesia” non è logico rispondere “un gatto” (perché un gatto non può scrivere poesie), di fronte al “non lo so chi ha creato il mondo” non è logico rispondere “il caso” (perchè il caso non può creare niente). Se il mondo allora non può essere stato creato dal caso o dal nulla, non resta (per esclusione) che una sola altra spiegazione logica: ‘Dio’. Certo non è una spiegazione scientifica (empirica), ma resta pur sempre l’unica spiegazione logica. A questa mia contro-obiezione, non credo possiate esimervi dal rispondere.
– 2 – “Perché deve essere per forza il dio della vostra religione?“. Perché il “dio” della nostra religione, non è un “altro” dio diverso da quello delle altre religioni. Il messaggio di Cristo infatti è “universale”, cioè “comprende” in sè quello di tutte le altre religioni: sia quelle monoteiste (il “Dio-Padre” dei cristiani è lo stesso Dio degli ebrei e dei mussulmani), sia quelle animiste (anche per noi ogni creatura ha un’ “anima”, l’ “impronta” del Suo creatore), ecc.. Gesù insomma non ha detto: “ora vi parlo di un ‘altro’ Dio”. Lui ha detto: “Io sono il Figlio, proprio di quel Dio di cui parlano tutte le religioni: venuto a portarvi e dimostrarvi il Suo amore!”. Chi è cristiano allora non ha scelto un dio “diverso” dagli ebrei o dai mussulmani, anzi può considerarsi pienamente ebreo, mussulmano, ecc.
-3- “Perché questo Dio dovrebbe essere un Qualcuno e non un Qualcosa?”. Per “Qualcosa” immagino tu intenda NON una Persona (che pensa ed ama), ma una Forza, un’Energia (che muove tutto senza pensare ed amare). Intendiamoci, che a creare il mondo sia stata una Energia lo dicono tutti, anche le religioni. Il problema è un altro: chi ha creato questa Energia? Chi l’ha fatta sprigionare? Qui le risposte sono tre: 1. “E’ stata creata e fatta sprigionare da un Qualcuno” (le religioni) 2. “E’ venuta fuori dal caso” (ipotesi non logica, perché il caso non può creare niente) 3. Oppure “questa energia è eterna, cioè sempre esistita”.
Visto che l’ipotesi 2 (Energia creata dal caso) è illogica allora, l’alternativa è fra l’ipotesi 1 (Dio è una PERSONA eterna) e l’ipotesi 3 (Dio è una ENERGIA ETERNA). Ora quest’ultima ipotesi (Dio è una Energia eterna) non è completamente illogica (come quella del mondo creato dal caso), ma è meno “credibile” della prima (Dio è una Persona eterna), per due motivi: uno di ordine scientifico e l’altro di ordine logico.
-A- Obiezione di ordine scientifico. Sebbene Fotone affermi il contrario (ormai sappiamo che per lui non c’è differenza fra ipotesi “dimostrabili” e “immaginabili”), quasi tutto il mondo scientifico propende per l’idea che il mondo (e l’Energia che lo muove) non sono eterni: hanno avuto un inizio ed avranno una fine. Su questo – checchè ne dica Fotone – era d’accordo anche Einstein il quale ha scritto testualmente: “L’origine del mondo costituisce REALMENTE UN INIZIO…” (A. Einstein, Il significato della Relatività, Roma 1997, p. 120). Non voglio riaprire il dibattito su Einstein con Fotone, ma ognuno di noi sa bene che l’ipotesi del “mondo eterno” (che esiste da sempre e non finirà mai) non è più scientificamente accreditata.
-B- Obiezione di carattere logico. Ammesso e non concesso che Dio non sia una Persona ma una Energia eterna, come può una Energia (che muove tutto ma né pensa né ama) aver creato gli esseri umani, che invece pensano ed amano? Se il mondo fosse fatto solo di vegetali, allora potrebbe essere stato “messo in vita” da una semplice “Forza” eterna, ma nel mondo ci sono anche gli “uomini”. Noi pensiamo: come possiamo essere figli di una Energia imbecille? Noi amiamo: come possiamo essere figli di un’Energia che non sa cos’è l’amore?
Anche a questa mia contro-obiezione credo non possiate esimervi dal rispondere. Purchè NON lo si faccia – per così dire – “alla Fotone” (ma tutte le altre ipotesi anche se sono illogiche sono buone lo stesso, ma la tua non è una “prova”, ecc.). Io non ho detto mai di voler dare una prova “scientifica” dell’esistenza di Dio, ho detto solo che quella di un Dio è l’unica risposta “sensata” sul piano logico (e quella di un Dio “Energia eterna“ è un’ipotesi poco credibile, sul piano logico-scientifico). Per cui, quasi per esclusione, non resterebbe che un’unica – e meravigliosa per noi – conclusione: c’è una Persona che ci ha creati e ci ama !
Ora, di fronte ad una verità così credibile e splendida, perchè scappare come se si trattasse di una verità orribile? Perchè rifiutare la felicità che – da questa verità – può derivare in questa vita? Correndo il rischio di vivere, l’altra, nel dolore eterno? Tutto questo perchè? I misteri della mente umana ! … Ringrazio di cuore, tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi. Un saluto affettuoso. Antonio.
+ Magari ti convertissi al buddismo Bravo: sarebbe già un enorme passo avanti ! Comunque non hai scampo! Arrenditi alla Verità: e sarai condannato alla Felicità !
+ Mi viene in mente la storiella della nazionale che vince la semifinale dei mondiali, ma poi un giocatore il giorno dopo dice ai compagni: “Ma chi ci garantisce che la nostra vittoria non sia stata una allucinazione collettiva? No, forse la nostra vittoria NON ESISTE davvero. Anzi esiste SOLO PER CHI CI CREDE, per chi non ci crede no”. La squadra contagiata da questi dubbi illogici, non si presenta alla finale: e VIENE ELIMINATA. Chi ha orecchi per intendere, intenda. E’ buffo come a volte noi uomini preferiamo costruirci un mondo falso e tristissimo, pur di rifiutare una verità logica e splendida! Vi saluto e vi abbraccio tutti calorosamente. Antonio.
+ Bè, per la verità io fino ad un anno fa (e Nicola può esserne testimone) la pensavo esattamente come te: che le 2 possibilità (Dio non esiste/Dio esiste) fossero entrambe UGUALMENTE logiche (e che bisognasse optare per la seconda, solo per fede). Quindi potrei benissimo tornare su questa posizione senza problemi, se mi convincesse.
Invece in questo anno – discutendo sul tema con Nicola prima e poi con altri – ho scoperto che Dio è l’unica spiegazione veramente LOGICA dell’esistenza del mondo. Che ci posso fare? Se comunque dovessi scoprire che anche le altre spiegazioni sono logiche, non avrei niente da perdere: continuerei a credere – come fino ad un anno fa – solo per fede.
Insomma, la mia non è affatto una difesa “d’ufficio” dell’esistenza di Dio. Nessuno (nemmeno la Chiesa) mi chiede di dimostrare che questa è l’unica possibilità logica. Se lo faccio, è perchè attualmente ne sono veramente convinto. Mi spiace, ma è così. Un saluto a tutti. Antonio.
+ Hai ragione Bravo, la colpa è tutta di Nicola. Lui è stato il primo con cui ho affrontato questo tema e senza che nessuno mi chiedesse di farlo. Io faccio parte abbastanza attiva della Chiesa da ormai 15 anni, e vi assicuro che non ho mai sentito nessuno – proprio nessuno – dire: “Andiamo! Convertiamo! Convinciamo gli altri!”. Quello di voler “convertire” insomma è un atteggiamento che nessuno ha nella Chiesa di oggi, e nemmeno io l’avevo fino a pochi mesi fa. Se adesso lo faccio quindi, è perchè davvero sento che può essere utile: agli altri forse, ma soprattutto a me.
A Fotone dico che oggi la Chiesa giustamente predica un enorme rispetto per i non credenti. Ma questo molto spesso viene frainteso come una legittimazione a “rifiutare di Dio” (vedi alterazione della frase di don Ciotti). La posizione della Chiesa invece è molto chiara: un rispetto incondizionato verso tutti gli uomini (compreso gli atei), ma una condanna netta verso tutte le forme di ateismo.
D’altra parte qui non c’è bisogno della Chiesa: tutti voi avrete letto il vangelo. Gesù Cristo parla sempre e solo di Suo Padre: dell’importanza di affidarsi a Lui. Cosa direbbe a chi nega la sua esistenza, o quanto meno la mette in dubbio continuamente. Forse direbbe: “Ah va bè, credete quello che volete? Forse Dio esiste forse no: tanto è lo stesso?”.
Certo, ognuno è libero di credere quello che vuole (anche che gli asini volano), ma non mi venga a dire che in parte accetta il messaggio di Cristo. Non ci sono dubbi: chi rifiuta il Padre, sta rifiutando il messaggio del Figlio. Sta RIFIUTANDO il messaggio di Gesù Cristo. Volete farlo? Liberi. Ma almeno pensateci molto molto molto bene. Perchè se vi sbagliate (come io credo), poi so c… vostri !
+ Ma io non vi chiedo di smettere di essere comunisti: tutt’altro! Io sto cercando di spingervi a PURIFICARE il vostro comunismo. A liberarlo dai suoi integralismi. Non si può negare che ogni ideologia (ed anche ogni religione) porta in sè dei rischi di estremismo che – se non si eliminano – costituiscono la sua rovina. Bene, io sto cercando di farvi capire che “il rifiuto di Dio” – del comunismo – è un suo estremismo. E che se volete davvero essere comunisti sani – da questa estremismo – dovete provare a guarire. Un saluto a tutti. Antonio.
Ah, una parola su un verbo usato da Bravo: “non voglio un Dio che INCOMBE nella mia vita”. Bè, il Dio di Gesù Cristo è un Papà buono. Forse la presenza di un Papà buono “incombe” sulla vita dei figli, oppure la rende più serena e felice?
Antonio Di Lieto – BellaNotizia
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