Amazzonia. Possibilità di Ordinazione sacerdotale per uomini sposati
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Foto: LNBQ
Nel Vangelo di Luca si legge: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!”. Questo passo del Vangelo è, oggi, particolarmente vivo in tutto il mondo ma specialmente in Amazzonia, dove si è recentemente tenuto il Sinodo dei Vescovi amazzonici. In quel territorio la chiesa locale soffre una gravissima carenza di sacerdoti, al punto che un missionario può celebrare la Messa in un luogo soltanto un paio di volte l’anno.
Così è avvenuto che una mattina il vescovo tedesco Erwin Krautler, che è stato missionario in quelle zone per molti anni, ha preso la parola ed ha detto chiaramente che non c’è nessun’altra soluzione che aprire ai preti sposati per sopperire alla mancanza di sacerdoti che possano confessare e celebrare la messa, assicurando l’Eucarestia ai fedeli ogni domenica.
Allo stato attuale, in Amazzonia ci sono moltissimi cristiani che non hanno possibilità di partecipare ad una celebrazione eucaristica che due o tre volte in un intero anno. Ma per un battezzato non è assolutamente concepibile una simile carenza: essi hanno tutto il diritto di avere un sacerdote che spezzi loro il pane della Parola e quello dell’Eucaristia.
Questa situazione di estrema emergenza va ben oltre le normative sul celibato che, oltre a non essere un dogma di fede, non sono assolutamente comprese dagli indigeni che non concepiscono il celibato. Per risolvere questo grave problema, non si vede altra soluzione che quella dei “viri probati”, uomini sposati che servono fedelmente Cristo e la Chiesa e che possono essere adeguatamente formati per poter svolgere il ministero sacerdotale nel grado del presbiterato. Ovviamente sono considerati, particolare attenzione, i Diaconi permanenti già uxorati.
La notizia della richiesta dei Vescovi dell’Amazzonia al Santo Padre ha suscitato l’interesse e l’entusiasmo di molti Vescovi, sia australiani che occidentali, in modo particolare del Cardinale Christoph Schönborn, Primate d’Austria, Che lamentano la mancanza di vocazioni sacerdotali e la forte insofferenza di preti celibi che vogliono sposarsi. Dal momento che in un documento sinodale è stata inserita ufficialmente la richiesta di ordinare anche uomini già sposati, si è subito riaccesa la discussione sull’opportunità di permanenza del celibato dei preti. Va detto peraltro che il documento sinodale ha unicamente valore consultivo e non deliberativo, per cui sarà il Papa a prendere la decisione finale.
Don Manlio
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